LA FERROVIA DELLE DOLOMITI 1921 - 1964 (Calalzo, Cortina d'Ampezzo, Dobbiaco)
30 Giugno 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
A oltre novant’anni dalla nascita della “Ferrovia delle Dolomiti”, una mostra, che verrà inaugurata il 7 luglio all'Alexander Girardi Hall, ripercorre attraverso immagini, video e plastici, la storia della ferrovia Calalzo, Cortina, Dobbiaco. L'esposizione si deve al materiale raccolto da Evaldo Gaspari, collezionista ed esperto della Ferrovia delle Dolomiti, e alla supervisione del curatore Roberto Casanova Rosolo.
La Ferrovia delle Dolomiti era una ferrovia di montagna a scartamento ridotto che tra il 1921 e il 1964 collegò Calalzo, Cortina e Dobbiaco, costituendo per oltre un quarantennio il principale mezzo di collegamento tra il Cadore e Pusteria. Nata nel corso della Grande Guerra, quando gli opposti eserciti diedero vita a rudimentali ferrovie da campo, la Ferrovia delle Dolomiti venne ufficialmente inaugurata il 15 giugno del 1921. Il sevizio fu impeccabile negli anni Trenta con l’affermarsi di un turismo sempre più intenso e qualificato, tanto da essere riconosciuta come la miglior ferrovia italiana a scartamento ridotto del tempo. Insostituibile durante il periodo della guerra per le popolazioni che scendevano nella pianura Veneta alla ricerca di generi di prima necessità, il trenino arrivò a trasportare 7000 persone al giorno nel corso delle Olimpiadi di Cortina! Questo però non ne garantì la sopravvivenza e con il dilagare della motorizzazione privata il trenino concluse il proprio servizio. Nel 1964 ne venne decretata la soppressione per motivi di carattere politico ed economico. Finì così un periodo, durato 43 anni, durante il quale il caratteristico trenino, a vapore prima, a trazione elettrica poi, contribuì in maniera determinante allo sviluppo sociale e turistico delle nostre zone. Attraverso un ricco apparato di foto d’epoca, modellini, cimeli e un video storico, la mostra testimonia i cambiamenti che il trenino portò nella vita di tutti i giorni e l’importanza che ebbe nello sviluppo del turismo per le valli attraversate, ma non solo. Grazie e decine di modelli divisi per argomenti e temi, permette di scoprire le evoluzioni ferroviarie a seconda della nazione e delle epoche, stuzzicando la curiosità con la riproduzione fedele delle locomotive più potenti, più veloci, più mastodontiche e più caratteristiche che hanno viaggiato in quasi duecento anni di storia. E soprattutto espone un modello gigante e funzionante della leggendaria elettromotrice bianco - azzurra. Un’occasione da non perdere per addentrarsi nel romantico mondo del treno, mezzo popolare e affascinante, e del modellismo ferroviario, che tanto appassiona grandi e piccini. Informazioni: Alexander Girardi Hall (0436 869086 - www.ferroviadolomit.it) - Ingresso libero.© il Notiziario di Cortina