Il 7 luglio si inaugura la mostra: "La Ferrovia delle Dolomiti"
04 Luglio 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
Viene inaugurata sabato 7 luglio, all'Alexander Girardi Hall, la mostra sulla Ferrovia delle Dolomiti, che ripercorre attraverso immagini, video, modellini e plastici, la storia della ferrovia Calalzo - Cortina - Dobbiaco.
Era a scartamento ridotto e tra il 1921 e il 1964 collegò Calalzo, Cortina e Dobbiaco, costituendo per oltre un quarantennio il principale mezzo di collegamento tra Cadore e Pusteria.
Nata nel corso della Grande Guerra, quando gli opposti eserciti diedero vita a
rudimentali ferrovie da campo, la Ferrovia delle Dolomiti venne ufficialmente inaugurata il 15 giugno del 1921.
Il sevizio fu impeccabile negli anni Trenta con l’affermarsi di un turismo sempre più intenso e qualificato, tanto da essere riconosciuta come la miglior ferrovia italiana a scartamento ridotto del tempo.
Nel 1964 fu soppresso. Finì così un periodo, durato 43 anni, durante il quale il caratteristico trenino bianco e azzurro, a vapore prima, a trazione elettrica poi, contribuì allo sviluppo sociale e turistico delle nostre zone.
Ricordiamo che per la costruzione della ferrovia molti raggiunsero Cortina d'Ampezzo. Tra queste persone vale la pena focalizzare l'attenzione su due in maniera particolare: Angelo Bocci responsabile della ferrovia, presidente dell'APT e tra i primi ideatori della tipografia in Ampezzo che era situata a Villa Umbria, la sua casa e Felice Mariotti ragioniere della ferrovia, presidente della Tipografia, fondatore nel 1936, de "Il Notiziario di Cortina" ed editore ed editore dal 1948 della rivista "Cortina". Entrambi provenivano da un'unica regione: l'Umbria ed entrambi amarono la regina delle Dolomiti.
Naturalmente la mostra si deve a tante persone che hanno collaborato alla realizzazione, soprattutto a Evaldo Gaspari, collezionista e appassionato di tutto ciò che riguarda i treni e le ferrovie. Gaspari ha raccolto, catalogato e studiato documenti, notizie ed immagini riguardanti la storia del trenino delle Dolomiti, necessarie per l'esposizione. Nel 1994 ha pubblicato il libro “La Ferrovia delle Dolomiti. 1921 – 1964. Calalzo - Cortina d'Ampezzo – Dobbiaco”, un libro degno di interesse.
La mostra rimarrà aperta sino al 30 settembre, tutti i giorni tranne il lunedì. Ingresso libero
© il Notiziario di Cortina