Centraline idroelettriche: Cortina d'Ampezzo presenta il ricorso
13 Luglio 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
Ieri, nella seduta di giunta, è stato deciso, di ricorrere ad adiuvandum contro la delibera regionale n.2100 del 7 dicembre 2011, avente quale oggetto le procedure per il rilascio di concessioni di derivazioni d’acqua pubblica e per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti idroelettrici.
In sostanza, il Comune di Cortina, che sarà assistito dall'avvocato Enrico Gaz, ha deciso di affiancarsi alla Regola Generale di San Vito di Cadore, alla Regola di Chiapuzza e Costa e alla Regola di Vallesella Resinego e Serdes che avevano presentato il ricorso all’inizio dell’anno.
"La legge in vigore - afferma il sindaco Andrea Franceschi - di fatto lascia campo libero alle società privatistiche nella sfruttamento delle acque e costringe i Comuni e le Regole ad affannose rincorse.
Il tutto con l’aggravante che mentre le istituzioni pubbliche presentano progetti rispettosi dell’ambiente, i privati puntano esclusivamente al massimo profitto e si disinteressano di cosa accadrà ai fiumi una volta realizzate le nuove centraline. La situazione è veramente difficile e su questa partita i nostri territori si giocano gran parte del proprio futuro. Noi vogliamo difendere gli interessi dei nostri cittadini e delle nostre comunità e soprattutto vogliamo essere padroni a casa nostra. Per questa ragione ci batteremo in tutte le sedi con grande determinazione, nella speranza che nel frattempo la politica regionale possa rivedere la legge, tutelando il territorio invece dei grandi interessi speculativi".
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