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Da Cima ad Afro, Artisti delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità

20 Luglio 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
L'inaugurazione della mostra: "Da Cima ad Afro, artisti delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità" è avvenuta il 13 luglio in contemporanea nelle province di Belluno, Pordenone e Trento. L'esposizione, che rimarrà aperta sino al 23 settembre, si può ammirare nella provincia di Belluno  a ra Ciasa de ra Regoles a Cortina d'Ampezzo, alle  Scuole Elementari di San Vito di Cadore ed infine al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore.
Da Segantini a Murer passando per Depero e Tancredi Parmeggiani, i visitatori troveranno in ciascuna sede le opere degli artisti più significativi che hanno testimoniato e determinato la storia culturale ed artistica del proprio territorio regionale. Le popolazioni delle valli delle Alpi hanno dato origine a una identità fortemente caratterizzata, divenendo un laboratorio di esperienze d’avanguardia nel panorama europeo. La montagna che nei secoli è stata attraversata da uomini e merci (forestieri, mercanti, pellegrini, soldati, artisti e artigiani) si è via via trasformata da luogo della lontananza e della solitudine in luogo dell’accoglienza e dell’incontro tra culture e quindi della rielaborazione dei diversi modelli. Ne è puntuale testimonianza la pittura degli ultimi due secoli offertaci dagli artisti che sulle Dolomiti hanno avuto i natali. La mostra "Da Cima ad Afro – Artisti delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità" dimostra la ricchezza di questi pittori e dei linguaggi figurativi che hanno caratterizzato la pittura della montagna del ‘900. Un patrimonio che fa divenire l’area delle Dolomiti una sorta di immaginaria officina in cui gli artisti si confrontano e rielaborano i movimenti figurativi del secolo scorso, dalle esperienze della Mitteleuropa a quelle parigine e italiane. Una ricchezza di opere e di testimonianze che i tre Comuni capofila (Cortina d’Ampezzo, S. Vito di Cadore e Pieve di Cadore) hanno fortemente voluto esporre per la prima volta in questa mostra, unica e preziosa occasione di conoscenza dell’arte dolomitica. L’evento nasce come un progetto unitario diffuso in un ampio territorio, che vede alcuni comuni delle province dolomitiche di Belluno (Veneto), Pordenone (Friuli Venezia Giulia) e Trento (Trentino Alto Adige) condividere gli sforzi e gli obiettivi dell’iniziativa. La mostra è organizzata dagli assessorati alla Cultura delle amministrazioni comunali di Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore e Pieve di Cadore. Il coordinamento è affidato ai galleristi Pietro ed Alberto Rossi della Bottega del Quadro di Feltre. La curatrice è la dottoressa Antonella Alban. La mostra, patrocinata dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, si avvale del sostegno del Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Belluno Dolomiti.    

© il Notiziario di Cortina

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