Il futuro della provincia di Belluno
Il provvedimento del Governo sul riassetto delle province, che ridisegna confini e geografia del Veneto colpisce anche Belluno che ora rischia di essere accorpata alla provincia di Treviso.
Il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Gian Domenico Cappellaro interviene affermando: “Sono favorevole all’abbattimento dei costi, ma gli sprechi vanno eliminati laddove esistono. Queste misure così drastiche calate dall’alto, che non tengono conto delle peculiarità di un territorio come il nostro che è completamente montano, di sicuro non produrranno un risparmio economico. I criteri per una riorganizzazione delle province non possono considerare solo i numeri, Belluno, per caratteristiche morfologiche, insediamenti, infrastrutture e servizi, è molto diversa da Treviso. Accorpare queste due realtà e schiacciarle tra le province autonome di Trento e Bolzano e quella di Udine i cui poteri, prerogative e risorse economiche non sono state minimamente toccate dal provvedimento, servirà solo ad alimentare ulteriormente i sentimenti secessionisti di altri Comuni bellunesi”.
Il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti invita tutte le forze del territorio perché si attivino per salvare Belluno e perché lavorino per ottenere quella specificità che il nuovo Statuto del Veneto ha riconosciuto come legge.
“Un depotenziamento dell’istituzione provinciale a Belluno non è plausibile serve, invece, maggiore autonomia gestionale per rispondere prontamente alle necessità legate al vivere, lavorare e produrre in montagna” conclude Cappellaro.
Feliciana Mariotti
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