Per chi legge: "Montagna e non solo"
E' uscito, a cura della Grafica Sanvitese, il libro “Montagna e non solo – diario di un viaggio” di Natale Menegus. Appassionato di montagna Natalino, com'era chiamato dagli amici, frequentò e amò le crode tanto da diventare guida alpina e maestro di sci.
L'autore in prima persona, in questo diario, racconta come sorse e crebbe la sua passione per la montagna e come allora si usava andare per le crode.
Insieme all'amico Marcello Bonafede fu protagonista di una delle più belle pagine dell'alpinismo degli anni Sessanta e Settanta.
Il libro è ricco di particolari, che ci fanno capire come si viveva allora e come si affrontavano le cime. “In quegli anni (siamo intorno al 1962) – afferma Natale Menegus – si usava arrampicare con la corda alla vita, tutt'al più si faceva passare la corda anche sulla spalla, una specie d'imbragatura”. Non mancano i contatti e gli scambi con gli Scoiattoli di Cortina. Ad esempio Lino Lacedelli gli impresta il piumino leggero che aveva portato sul K2. I contatti si approfondiscono e dalle gite sulle montagne di casa e dintorni passa alle spedizioni extraeuropee degli ultimi anni.
Il diario, che si legge tutto d'un fiato, è corredato da fotografie, che aiutano a riscoprire un uomo che amò la montagna, si laureò in Fisica e insegnò per un periodo fisica e matematica. Negli anni Settanta fu anche responsabile del Comitato Veneto delle Guide Alpine e assessore all'urbanistica e all'edilizia a San Vito di Cadore dal 1975 al 1980. Divenne imprenditore di due aziende di disgaggi, paramassi e paravalanghe. Nel 1983 fondò l'Elidolomiti e nel 2003 ricevette, con il compagno di cordata Bonafede, la menzione speciale del Pelmo d'Oro. Morì, all'improvviso, il 3 maggio 2008 durante un'escursione scialpinistica in Marmolada, con la grande consapevolezza che, come disse Pedro Almodòvar in “Todo sobre mi madre”, “La vera autenticità non sta nell'essere come si è, ma nel riuscire a somigliare al sogno che si ha di se stessi”. I proventi del libro saranno devoluti alla Stazione del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore.
Feliciana Mariotti
© il Notiziario di Cortina