Chiuso il sipario sulla 65ma Coppa d'Oro delle Dolomiti
(f.m.) Oltre 110 auto d’epoca e un piccolo esercito di 600 persone hanno invaso Cortina d'Ampezzo lo scorso weekend per l’attesissima Coppa d’Oro delle Dolomiti: equipaggi variegati, composti da coppie di amici, amiche, mariti e mogli, colleghi di lavoro, padri e figli o figlie. Non è mancato il pubblico di appassionati e addetti ai lavori, tra commissari di percorso (62), commissari sportivi e tecnici (5), addetti alla sicurezza, allestitori, organizzatori e giornalisti. Oltre cinque gli hotel coinvolti, per un prevedibile “tutto esaurito”. Un importante indotto economico che ha coinvolto ristoranti, negozi e locali della Regina della Dolomiti, nonché dei paesi toccati dal percorso della competizione.
Cortina, un carattere inconfondibile
Tutto questo è successo a Cortina dove il glamour internazionale si sa, é di casa: signore elegantissime, ragazzi dandy, bambini da copertina. Questa è Cortina, tradizionale e moderna, affascinante e dal carattere inconfondibile. Come inconfondibile è lo stile dei partner che hanno dato lustro alla manifestazione, giunta alla sua 65° edizione.
Presente anche la splendida attrice Giorgia Surina, madrina della Coppa d’Oro delle Dolomiti.
Eventi, sfilate d’auto uniche e cene di gala, questo si è vissuto a Cortina lo scorso fine settimana, in un clima non certo favorevole a livello meteorologico, ma frizzante e mondano come sempre succede a chi la frequenta.
Foresti-Foresti su Porsche 356 A Speedster del 1955 (Ph. Claudio Candito- Comitato Organizzatore Coppa d'Oro delle Dolomiti 2012) La competizione.Importanti e numerose le auto rare che hanno sfilato sul tappeto blu di Corso Italia: dalla BMW 328 Roadster del 1938 all’Aston Martin Ulster del 1935, dalla Mercedes Benz 300 SL Gullwing del 1955 alla Maserati A6 GCS del 1954; una carrellata di auto prestigiose come la Porsche 550 A RS del 1957, la Jaguar Biondetti Special del 1950 e ancora la Ermini Sport Siluro del 1951 e l’Alfa Romeo-6C 1750 Castagna del 1929.
60 le prove di questa edizione, molto tecniche e rese ancora più difficili dalla pioggia - a detta dei top driver più esperti; le alternanze di tempi brevissimi e lunghi, i pressostati dietro le curve e in salita hanno alzato per altro l’asticella del livello sportivo della gara, soprattutto tra coloro che si sono contesi il primo posto sul fil del centesimo di secondo. Acqua e nebbia non hanno certo aiutato la visibilità di piloti e navigatori, soprattutto durante la tappa delle “Dolomiti Friulane”.
Sticchi Damiani Palma-Sticchi Damiani su Lancia Aurelia B24 Convertibile II serie del 1957 (Ph. Claudio Candito - Comitato Organizzatore Coppa d'Oro delle Dolomiti 2012)E’ stato in questa giornata che si è registrato il maggior numero di ritiri e di interventi da parte dei meccanici. I veri eroi del venerdì sono stati gli equipaggi delle “barchette”, che non solo si sono ingegnati per non bagnare il roadbook coprendolo con plastica e altro, ma che non si sono lasciati abbattere dalle condizione meteo avverse e hanno portato a termine la tappa. Per fortuna a loro è andato il bonus dell’ 8% concesso da regolamento.
Prima Barchetta classificata Riboldi-Riboldi su Fiat Morettini 508 S del 1936 (Foto Comitato Organizzatore Coppa d'Oro delle Dolomiti 2012)Alla partenza del sabato, per la storica e suggestiva tappa “Le strade di Hemingway”, le vetture sono state 104; il tempo più clemente ha permesso a tutti i partecipanti di godersi maggiormente il paesaggio. Anche il pubblico, numeroso lungo tutto il percorso, non ha fatto mancare il suo incoraggiamento, il suo calore ed entusiasmo al passaggio delle auto. In fondo la gara di Cortina appartiene anche a loro, ne percepiscono sempre di più la tradizione e il respiro internazionale. Tanti infatti sono stati gli ospiti stranieri: oltre 32 vetture provenienti da 10 paesi.
Sabato sera occhi puntati sui cartelloni del centro classifiche per conoscere i vincitori. La gara è stata infatti combattuta fino all’ultimo centesimo, ma l’inossidabile coppia Cané-Galliani della Loro Piana Classic su Lancia Aprilia del 1938 si è imposta con 24,2 penalità di vantaggio su Ezio e Francesca Salviato, padre e figlia, sempre su Lancia Aprilia, ma del 1939. Al terzo posto Sergio Sisti e Roberto Gregori su Riley Sprite del 1936.
I coniugi Canè si sono imposti anche nella prova speciale al millesimo di secondo disputata domenica mattina in Corso Italia dai primi 65 classificati. Cristina Meini e Valeria Zacchi provenienti dalla “città della Leonessa”, sempre su Lancia Aprilia del 1938 sono arrivate prime tra gli equipaggi femminili e 21° assolute mentre, i concittadini Alberto e Riccardo Riboldi si sono aggiudicati l’ambitol premio, con la FIAT Morettini 508 S del 1936, delle “barchette” in onore di Danilo Calmonte.
Primo tra i numerosi equipaggi stranieri la coppia di olandesi Houtkamp John e Rutger su Jaguar XK140 OTS Works del 1955. La miglior scuderia è risultata la Loro Piana Classic.
Primo equipaggio femminile Meini-Zacchi su Lancia Aprilia del 1938 (Ph. Claudio Candito - Comitato Organizzatore Coppa d'Oro delle Dolomiti 2012)E per finire qualche curiosità: alla gara hanno partecipato anche il Senatore Filippo Berselli su una simpatica Topolino, giunta 59a al traguardo e il Presidente dell’ACI Italia Angelo Sticchi Damiani su una Lancia Aurelia B24 Convertibile II Serie del 1957.
Primo equipaggio straniero Houtkamp-Houtkamp su Jaguar XK 140 OTS Works del 1955 (Ph. Claudio Candito - Comitato Organizzatore Coppa d'Oro delle Dolomiti 2012)Premiazioni domenica, alla presenza delle autorità: il Prefetto di Belluno Maria Laura Simonetti, il Presidente dell’ACI Italia Angelo Sticchi Damiani, il Vicepresidente dell’ACI di Belluno Stefano De Gan, i consiglieri dell’ACI di Belluno Daniela Pongiluppi e Giobbe Mastellotto ed il Cavaliere Attilio Camozzi in rappresentanza del Museo Mille Miglia di Brescia.
Giù il sipario dunque sulla 65ma edizione della Coppa d’Oro delle Dolomiti, che si è conclusa con i complimenti di tutti, equipaggi e sponsor, per l’impeccabile organizzazione. Commossi naturalmente Rossella Labate, presidente del Comitato organizzatore, e Stefano Sangalli vere anime dell’evento.
Appuntamento a tutti al 2013.
© il Notiziario di Cortina