Oggi nella prova di discesa Julia Mancuso è stata la più veloce
22 Gennaio 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Foto Effemme (www.ilnotiziariodicortina.com)
I Giochi di Sochi sono ormai dietro l’angolo e Julia Mancuso, medaglia d’oro in gigante alle Olimpiadi di Torino 2006 e d’argento sia in libera che in supercombinata a Vancouver 2010, è stata la più veloce stamane nel training della discesa di Coppa del Mondo di Cortina. La splendida trentenne del lago Tahoe, oggi residente a Squaw Valley, sede della VI edizione dei Giochi invernali del 1960 che seguirono quelli di Cortina d’Ampezzo, dopo un avvio di stagione a volte anche imbarazzante oggi ha dimostrato di essere tornata in grandissima forma ad appena due settimane dalle Olimpiadi russe: sente insomma il dolce profumo delle prestigiose medaglie e c’è da scommettere che anche a Sochi sarà primadonna a stelle e strisce nelle gare di velocità, soprattutto ora che Lindsey Vonn ha dovuto rinunciare al massimo evento del 2014. Julia ama l’Olimpia delle Tofane, dove ha già vinto il superG ed è stata seconda in discesa nel gennaio del 2007, e Cortina la vizia come merita una regina ospitandola, insieme alla fisioterapista, in uno dei suoi alberghi a cinque stelle, lo storico Grand Hotel Savoia.
Quando le Tofane si svegliano così piene di neve e di sole ci si domanda ogni volta se esista al
mondo un gruppo di montagne più belle di queste. Una simpatica risposta ce l’ha data Verena
Stuffer, l’azzurra che è stata la prima a scendere stamattina in quel paradiso di luce senza ombre e
senza nuvole: “Adesso capisci – ha sorriso – perché ho scelto di fare la sciatrice e non la sarta”. Le
prove cronometrate della discesa sono state in effetti oggi uno splendore e Verena Stuffer, nello
spirito giusto per affrontarle, ha chiuso con un sorprendente e lusinghiero ottavo posto davanti ad
assolute protagoniste della specialità come Anna Fenninger, undicesima, e Tina Maze, solo
quattordicesima e per questo di umore nero. “Questa pista è davvero bellissima”, ha sottolineato ancora ansimando e precipitandosi a comunicare via radio da Rumerlo le sue prime buone sensazioni alle azzurre che ancora dovevano scendere da Pomedes. Ora non sappiamo se Johanna Schnarf le abbia dato ascolto, ma sembrerebbe proprio di sì, visto che l’altoatesina di Valdaora, scesa con il pettorale numero quattro, ha disegnato quella che per lei è stata una discesa perfetta, se è stata, come è stata, la più veloce di tutte prima che arrivasse Julia Mancuso con il numero tredici. Lo si è capito subito che Johanna Schnarf era andata fortissimo dai gridolini di entusiasmo della stessa Stuffer e della preparatrice atletica, Monika Müller, che hanno accompagnato gli ultimi metri di gara dell’azzurra che ha davvero un gran bel carattere, gioioso e spigliato, forte quanto tenace, nonostante i mille guai che le sono capitati alle ginocchia dopo che nell’inverno del 2010 era esplosa con il quarto posto alle Olimpiadi di Vancouver in superG e il successivo secondo nella discesa di Coppa del Mondo di Crans-Montana a un solo centesimo di secondo da Lindsey Vonn. Difatti non aveva sbagliato niente, se non l’ingresso nella diagonale di Rumerlo a quattro porte dal traguardo, dove si è fatta appena sorprendere dal quell’insidioso dosso e lì è stata preceduta di appena sei centesimi di secondo dalla californiana. “Purtroppo non conta”, ha sospirato, ma si capiva che era molto contenta lo stesso. Però ci ha anche confessato che farebbe subito la firma se venerdì e sabato, nelle due discese ampezzane sull’Olimpia delle Tofane, riuscisse a ripetere l’ottima performance odierna. E comunque non è da tutte finire davanti a Maria Riesch, terza in prova a ventitré centesimi da Johanna, cioè di quella che è considerata da tutti la grande favorita di questo fine settimana di Coppa del Mondo ricco di ben quattro gare. Cominciando da oggi con la disputa del superG delle 10.15 (con partenza dal Duca d’Aosta) dove speriamo che le nostre donne jet confermino i segni di risveglio dati stamane nel training della libera nella quale, oltre a Johanna Schnarf e Verena Stuffer, anche Daniela Merighetti (settima) è andata come un missile soprattutto laddove la pista disegna una esse pronunciata tra i boschi e proprio lì ha vinto la discesa ampezzana del 2012. Quello di domani, tracciato dall’austriaco Jürgen Kriechbaum, sarà il quarto superG della stagione di Coppa del Mondo dopo i due di Beaver Creek e Lake Louise, vinti entrambi da Lara Gut, e quello di metà dicembre a St. Moritz nel quale la fuoriclasse svizzera, superfavorita, è stata tradita dall’emozione di gareggiare in casa ed è finita lontana dal podio sul quale sono salite invece Tina Weirather, la svedese Kajsa Kling e Anna Fenninger, prima, seconda e terza. Da quel giorno Lara Gut, che è stata anche leader di Coppa del Mondo prima di Natale, non ha più ripetuto gli ottimi risultati ottenuti nella trasferta in Nord America e quindi, nel gioco dei pronostici ampezzani si fa ancora preferire dalle due campionesse del Lichtenstein e dell’Austria. Senza dimenticare Maria Riesch e Viktoria Rebensburg, la tedesca alla quale un anno fa riuscì il colpaccio sull’Olimpia delle Tofane in superG. In barba a Tina Maze, terza e battuta quando già pensava già di aver finalmente vinto a Cortina come ci tiene moltissimo. (c.s.)
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