LA VITA DEL RE ALBERTO I DEL BELGIO
06 Marzo 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Grazie a Sandra Alverà, che vive a Bruxelles, è arrivato in redazione il video della trasmissione belga, C’est du Belge - Albert Ier, andata in onda il 21 febbraio 2014. «Invio da Bruxelles questo servizio sul re Alberto I del Belgio a Cortina - afferma Sandra Alverà - augurandomi che possa essere un bel biglietto da visita per Cortina dopo anni trascorsi a convincere qualcuno a realizzare tale trasmissione». La trasmissione interessante racconta la storia del re Alberto I del Belgio, descrive il suo arrivo, per la prima volta a Cortina d'ampezzo. «Quasi di nascosto, - racconta Carlo Gandini all’interno del video - come era nel suo stile, arrivò nell’agosto del 1907, quand’era ancora solo Principe del Belgio, e vi giunse, insieme all’amico Charles Lefébure e alla guida svizzera Benedict Supersaxo, dopo aver salito il Cristallo e il Piz Popena, dovette arrendersi alla Cima Piccola di Lavaredo, pare a causa di un paio di scarpe chiodate. Con le guide ampezzane Antonio Dimai, Agostino Verzi e Angelo Dibona, l’illustre gruppetto giunse in vetta a Punta Fiames e quindi a tutte e Tre le Cime di Lavaredo. Era un uomo che si adattava a tutto». «Circa 350 diapositive stereoscopiche che raffigurano le arrampicate svolte dal 1907 al 1912 - continua Franco Gaspari - furono donate dal re del Belgio alla guida Antonio Dimai, mio bisnonno. Nel 1910 Alberto arrampicò sulla Tofana di Rozes, che allora era una via difficile di quarto grado e, insieme alla moglie Elisabetta, vestita di gonnelloni e tacchi alti, salì la via Comune della Torre Grande di Cinque Torri». Il suo amore per la montagna e l’arrampicata era così profondo da meritarsi l’appellativo di Re Alpinista, e talmente intenso che proprio un’arrampicata solitaria sulle rocce di Marcheles - Dames gli costò la vita. Il video della durata di 26 minuti contiene immagini del sovrano nella Regina delle Dolomiti date da Roberto Casanova, Carlo Gandini e Franco Gaspari.
www.rtbf.be Albert Ier
(Da "Il Notiziario di Cortina" cartaceo n.21 del 28 febbraio 2014)
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