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Sabato ad Asolo presentato il primo teaser trailer del film "Ma io non sono" di Luigi Alberton

21 Ottobre 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Sabato 18 ottobre, presso la sala consiliare di Asolo in provincia di Treviso si è svolta la conferenza stampa di presentazione del futuro film di Luigi Alberton  intitolato: "Ma io non sono" (But I am not), un thriller psicologico sullo sfondo di un'importante battaglia della Grande Guerra. Nell'occasione è stato proiettato in anteprima il primissimo teaser trailer (pre trailer) del film (http://goo.gl/CAA4Rl). Affiancano il regista per la ricostruzione storica: Franz Brunner (guida storica delle Dolomiti e profondo conoscitore del mondo militare italiano e austro-ungarico), Loris Lancedelli (recuperante e direttore del Museo della Grande Guerra) e Luigi Menegatti (esperto di storia e cultura dell'Altopiano dei Sette Comuni). Un momento della ripresa del teaser trailer (Foto Luigi Alberton - www.ilnotiziariodicortina.com) "È un film non sulla guerra ma di guerra - racconta Luigi Alberton, che negli anni '90 è stato uno dei pionieri in Italia della multimedialità, con i film interattivi e gli adventure games, grazie ai quali ha ottenuto due International Emma Award a Francoforte (Blindness, Evocation)-. L'idea del film è nata dall'incontro con Loris Lancedelli, che appartiene a una famiglia di recuperanti e gestisce il  museo Forte Tre Sassi, che raccoglie quanto è stato trovato nel tempo. C'è, in questo film, la volontà di superare l'antagonismo, la lotta tra nemici, il desiderio di dialogo. Sono 50 le persone coinvolte nel teaser trailer che dura un minuto e trenta". Il progetto è realizzato interamente nel Veneto, la troupe è quasi tutta padovana, gli attori provengono dal Friuli Venezia Giulia, dal Veneto e dalla Lombardia. Nella pellicola la storia si mescola all'invenzione. "I personaggi e fatti sono realmente esistiti - continua Alberton - ricordiamo: la battaglia sul Sass de Stria il 17-18 ottobre 1915, gli scontri e gli obiettivi militari; il sottotenente Fusetti (81° Reggimento di Fanteria) e il tenente austro-ungarico Stradal; la lettera-testamento scritta da Fusetti prima di partire per l'ultima missione. Dopo le guerre, corrisponde a realtà il lavoro di recupero di reperti della famiglia Lancedelli e l'apertura nel 2003 del Museo della Grande Guerra nel forte austriaco Tre Sassi, mentre sono pura invenzione Antonio, Adele, Teresa, Giovanni, la famiglia di Fusetti, le loro avventure e il borgo in cui vivono. Anche la storia di Alessio è frutto di invenzione, nonostante dai racconti dei rievocatori siano emerse inaspettate analogie con episodi realmente accaduti". Foto Luigi Alberton (www.ilnotiziariodicortina.com) Sinossi: La scena  si svolge tra il Sass de Stria (2.477 mt, Dolomiti Orientali) - il Forte Tre Sassi e ad Asolo e dintorni. Alessio è un giovane “rievocatore” al Forte Tre Sassi, sede del Museo della Grande Guerra. È un giovane inquieto. Il lavoro di guida storica al museo sembra innescare in lui una febbre interiore che lo divora. Una notte, incapace di controllare le sue azioni, ruba qualcosa da una teca e scappa sul Sass de Stria. Qui Alessio rivive l’incubo di una battaglia accaduta tra queste nude rocce cento anni prima, il 18 ottobre 1915, una delle mille battaglie dimenticate, realmente accaduta. Rivive la tragedia della truppa del sottotenente Mario Fusetti. "…14 soldati si arrampicano nel buio alla conquista del Sass: fatica, freddo, paura… L’attesa vana dei rinforzi, gli assalti, gli spari, il sangue… La bandiera… Davanti alla propria fragilità, i soldati si aggrappano alla “vita”: per Foschi è Teresa ed è l’azzardo del contrabbando, per Fusetti è l’amor patrio e la famiglia, per Giovanni un segreto mai rivelato… Dalle pieghe del tempo affiora la loro vita prima dello scoppio della guerra, anch’essa una lotta. Alessio sprofonda in questo vortice allucinato. Fino alla rivelazione finale". La pellicola verrà realizzata in Veneto nella primavera - estate 1915  e uscirà nelle sale nel 1916. Questa pellicola si distingue dalle altre perché chiunque può partecipare alla campagna di crowdfunding "Sostieni il film. Fa la differenza!" (cliccando su: http://www.butiamnot.com/it/crowdfunding.html) e aiutare il cinema di qualità.

Feliciana Mariotti

© il Notiziario di Cortina

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