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I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE NON SI PRESENTERANNO AL CONSIGLIO COMUNALE DI DOMANI

21 Dicembre 2015
Feliciana Mariotti
Archivio 2015
  Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com) (f.m.) Il capogruppo “Per la nostra Cortina” Stefano Ghezze e i due consiglieri Gianpietro Ghedina e Rocco Dal Pont non si presenteranno domani, alle 8.30, al Consiglio Comunale indetto, con urgenza dal sindaco. “L’urgenza poteva essere motivata per l’approvazione dello Statuto della Fondazione “Cortina 2021”, invece è una convocazione pura e semplice con nove punti all’ordine del giorno. Non c’era neppure l’urgenza per lo stesso punto riguardante la Fondazione”, ha detto Stefano Ghezze durante la conferenza stampa di oggi alle 17.00, ricordando che la scorsa estate era stato convocato il Consiglio il giorno stesso dell’incontro, poi sfumato, per firmare l’atto notarile. "Alla base c’è la preoccupazione per il contenuto dello Statuto (diverso da quanto visto in precedenza) che dà titolarità a persone che provengono da fuori Cortina. Il gruppo di opposizione - continua Ghezze - non parteciperà al Consiglio perché quest’ultimo non tiene conto dei nostri emendamenti. Chiedevamo che in seno alla Fondazione vi fossero i rappresentanti della Coppa del Mondo, degli Impianti a Fune e delle categorie economiche. Non c’è stata la possibilità di una condivisione. All’interno della fondazione, oltre al primo cittadino, c’è solo il presidente dello Sci Club Cortina, in più come si evince nell’articolo 3 dello Statuto la Fondazione potrà promuovere e organizzare le gare di Coppa del Mondo di sci alpino organizzate a Cortina e le finali di Coppa del Mondo di sci alpino della stagione 2019-2020 sino alla data di svolgimento dei Campionati Mondiali di Sci Alpino. Tale Statuto è già stato approvato dalla FISI e domani verrà approvato dalla Provincia. “La nostra assenza - afferma Gianpietro Ghedina - vuole essere un grido, una presa di posizione contro lo Statuto. A noi sembra una delega in bianco sul presente e sul futuro del nostro paese. Lo statuto è un documento di 21 pagine dove viene detto: “La Fondazione potrà svolgere tutte le attività consentite dalla Legge, ivi compresa, a titolo esemplificativo, ogni attività di carattere economico, finanziario, patrimoniale, commerciale, immobiliare, mobiliare…”. Questo per noi significa consegnare il Paese a una Fondazione dove saranno presenti il sindaco di turno e il presidente dello Sci Club che si troveranno sempre in minoranza e non potranno decidere sulle sorti di Cortina. Inoltre che il Comitato Permanente di Coppa del Mondo potrebbe essere esautorato in qualsiasi momento ci fa caponare la pelle. Qui davvero sembra che sia vigente il motto: “Divide et impera!”. “Ci aspettavamo che ci fosse più condivisione - afferma Rocco Dal Pont -, che nella fondazione i componenti locali fossero numerosi e che, oltre alle forze politiche, partecipassero anche i cittadini. Manca la sensibilità verso il nostro paese”. “Quello che ci spaventa - dice Gianpietro Ghedina - è che, in questo modo, si perde il controllo del paese e si lascia al signor Donadon (che sarà il presidente della fondazione ndr.) la possibilità di decidere per le sorti di Cortina, in sostanza gli si danno le chiavi della Conca ampezzana”. “La Fondazione potrà così - continua Rocco Dal Pont - promuovere qualsiasi cosa”. Con la nostra assenza nel consiglio di domani, - concludono Ghezze, Ghedina e Dal Pont - l’opposizione vuole dare un segnale forte”.

© il Notiziario di Cortina

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