FIRMA STORICA PER IL TRENO DELLE DOLOMITI: UN PROGETTO REALIZZABILE
15 Febbraio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)
Sabato alle 13.00, in sala consiliare del Municipio di Cortina, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per il treno delle Dolomiti, la linea elettrificata che collegherà il Cadore e la Val Pusteria. A fare gli onori di casa era presente il sindaco di Cortina Andrea Franceschi che ha voluto sottolineare l’importanza di far parte di un progetto ambizioso che, una volta realizzato, potrà diventare una risorsa per tutto il territorio.Sul tema dell’accessibilità è intervenuto il presidente Arno Kompatscher, che ha dichiarato come il progetto sia ambizioso, ma realistico, con un enorme potenziale per lo sviluppo delle Dolomiti e per la valorizzazione dell’area patrimonio mondiale Unesco. Kompatscher, dopo aver elogiato la ferrovia come il trasporto del domani, ha sottolineato l’importanza di guardare al futuro con la prospettiva del collegamento transfrontaliero della Svizzera.
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Arno Kompatscher, Graziano Delrio e Roger De Menech (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com) A Cortina erano presenti il parlamentare bellunese Roger De Menech, l’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner, i parlamentari Hans Berger e Daniel Alfreider e i sindaci dei Comuni interessati del comprensorio Pusteria e Badia. IL TRACCIATOIl presidente Zaia conferma: “L’idea del treno che desidero portare avanti è di realizzare, in breve, 65 km di ferrovia Naturalmente si cercherà di salvaguardare la ciclabile. Si vedrà di recuperare il sedime o si opterà per la variante alla Valle del Boite, passando per Auronzo, sotto le Tre Cime.DATI SUL COLLEGAMENTO
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Il collegamento fra Pusteria e Cadore dovrà essere un moderno servizio di trasporto locale interregionale che rispolvera la storica Ferrovia delle Dolomiti a scartamento ridotto, operativa dal 1921 al 1964 tra Dobbiaco e Calalzo. Lo studio di fattibilità sarà la piattaforma su cui basare le azioni successive e sarà sviluppato da un gruppo di lavoro composto da Provincia di Bolzano, Regione Veneto e dalle società controllate STA (Strutture trasporto Alto Adige) e ST (Sistemi Territoriali), che dovrà verificare il modello di esercizio, l’impegno finanziario e le linee guida progettuali necessarie. Il gruppo fissa anche il cronoprogramma delle attività, entro un anno dalla firma le parti valuteranno i primi risultati del lavoro. Il finanziamento dello studio è assicurato da risorse provenienti dall’UE e dal Fondo Comuni confinanti. Qualche indicazione tecnica anticipata dagli esperti per garantire il funzionamento ottimale di una futura linea Dobbiaco-Cortina: una ferrovia a scartamento ordinario, con una velocità minima di percorrenza attorno agli 80-90 km/h e una velocità massima di circa 100 km/h, raggi di curvatura di 300-400 metri e pendenze con un massimo del 35 per mille, secondo i parametri internazionali. Sarebbe inoltre fondamentale realizzare una linea ferroviaria elettrificata, che permetterebbe un esercizio compatibile anche in termini economici. Il tempo di percorrenza dovrebbe oscillare tra i 45 e i 60 minuti.
Feliciana Mariotti
© il Notiziario di Cortina