Oggi viene presentato il volume: L’INVENTARIO DELL’ARCHIVIO STORICO DELLA PARROCCHIA DEI SS. FILIPPO E GIACOMO
14 Luglio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
A cura dell'Union de i Ladis d'Anpezo
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Giovedì 14 luglio alle ore 20.30 nella Basilica dei Ss. Filippo e Giacomo, a cura del prof. Ugo Falcone, viene presentato l’“Inventario dell’Archivio Storico della Parrocchia Decanale dei Ss. Filippo e Giacomo in Cortina d’Ampezzo, 1380-1970”. L’Archivio Storico della Parrocchia Decanale di Cortina d’Ampezzo è un complesso di 36 fondi che ha subìto nei secoli vari riordini e inventariazioni. Il fondo principale è quello della Parrocchia Decanale dei Santi Filippo e Giacomo (1380-2011), al quale è intrinsecamente legato il fondo della Fabbriceria (1804-1944), organo che ha gestito l’amministrazione della chiesa. Ci sono i fondi di sei cappelle di proprietà delle rispettive cappelle, ma depositati in Parrocchia per una miglior conservazione. Inoltre i fondi dei vari sodalizi più o meno antichi e delle confraternite e delle associazioni religiose come la Schola di Santa Maria dei Battuti presso la chiesa della Beata Vergine della Difesa e di tutte quelle attività che negli anni hanno fatto capo alla parrocchia. Altri due importanti fondi comprendono la Scuola Popolare (1818- 1924), presieduta nei primi decenni dal Parroco decano, e la Scuola Industriale (1888-1924), fondata come scuola d’arte fin dal 1846 dal cappellano Cipriano Pescosta per avviare i giovani di Cortina a una professione. Infine vi sono conservati sei fondi privati: tre appartenuti a sacerdoti ampezzani - a monsignor dott. Giovanni Maria Barbaria (1806-1876), allo storico Pietro Alverà (ultimo quarto sec. XIX-primo quarto sec. XX) e al fratello Isidoro Alverà (1720-1864) – uno al parroco decano monsignor Pietro Frenademez (1898-metà sec. XX), e due a famiglie ampezzane. Nel 2005 il parroco don Francesco De Luca, incaricò il dottor Loris Serafini di iniziare l’ardua impresa di sistemazione e catalogazione dell’archivio parrocchiale. Grazie anche all’apporto di un gruppo di validi volontari, il lavoro iniziò e si protrasse per diversi anni. Tutto è stato ripassato e catalogato con un sistema informatico con l’iscrizione dell’Archivio al programma nazionale ecclesiastico CEIAr e l’invio dei dati alla Conferenza Episcopale Italiana. In calce alla pubblicazione troviamo la trascrizione di circa 250 documenti antichi ad opera del professor Giuseppe Richebuono. Tenendo conto che la Parrocchia ha svolto il servizio di anagrafe parrocchiale fino al 1925, non si può negare che la stampa dell’Inventario dell’Archivio storico della Parrocchia sia di importante rilevanza per la comunità e per gli studiosi e gli storici che avranno facilitata la ricerca e la consultazione.
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