CORTINA D’AMPEZZO PIANGE CLARA AGNELLI
21 Luglio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Clara Agnelli e il conte Giovanni Nuvoletti (Foto Francesca WItzmann - www.ilnotiziariodicortina.com)
Si è spenta due giorni fa, all’Ospedale dell’Angelo di Mestre, Clara Agnelli, la sorella di Gianni, a 96 anni, la stessa età che aveva il secondo marito, il conte Giovanni Nuvoletti. Clara era una donna molto riservata, raffinata, amante della casa e cuoca eccezionale. Accademica dal 1963, fu, nel 1965, socia fondatrice della delegazione di Cortina dell’Accademia Italiana della Cucina e poi, nel 1985, divenne delegata onoraria. Appena diciottenne sposò il principe Tassilo von Fürstenberg, dal quale ebbe tre figli: Ira, Egon e Sebastiano.A Cortina d’Ampezzo conobbe l’amore della sua vita: Giovanni Nuvoletti, amante della dolce vita e della cucina (per dieci anni fu presidente dell’Accademia italiana della Cucina e presidente onorario dell’Accademia Internazionale di Cucina di Parigi). Quello tra la contessa e Giovanni, il “gentiluomo figlio di contadini” (come fu definito), fu un vero e proprio colpo di fulmine che si trasformò in un grande amore, in grado di superare tutti gli ostacoli (entrambi erano sposati e furono arrestati per adulterio) ed arrivare alle nozze del 1974. Il loro nido d’amore fu Villa Bella, inenarrabili i momenti felici che i due trascorsero insieme.Tante le passeggiate e la presenza costante agli Incontri letterari del Grand Hotel Savoia, presentati dal professor Ennio Rossignoli. «È con grande tristezza - racconta Ennio Rossignoli - che ho appreso la notizia della scomparsa di Clara Agnelli. Insieme al Conte Giovanni Nuvoletti, erano sempre in prima fila alla presentazione dei libri. Ricordo che il conte amava definirmi diavolone…Diceva sempre: “Nelle tue presentazioni sei un diavolo della sintesi”. Vent’anni fa su una mia idea, fu organizzata una mostra di abitini che donna Clara amava confezionare per le nipoti. L’evento, realizzato al piano terra de ra Ciasa de ra Regoles, ebbe successo e fu accompagnato alla sera da una sfilata al Grand Hotel Savoia. Ho ancora impresso nella mente le immagini di quelle bambine (in mezzo c’era anche mia figlia) che si alternavano e che furono guidate da Egon. La sfilata venne presentata da Vittorio Sgarbi e da me. Poi, una volta terminata la manifestazione, ci recammo a Villa Bella per la grande festa». Anche Silvana Grasselli conserva alcuni schizzi dei disegni che Clara Agnelli amava realizzare durante i pranzi o le cene della delegazione. “Ricordo - racconta Luigino Grasselli, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina di Cortina - che un gruppo ristretto, formato da Clara Agnelli, Giovanni Nuvoletti, Paolo Frajese, Franco Marenzi, Guido Fassina ed io, si ritrovava in casa di Luisa Levoni per gettare le basi dello sviluppo dell’Accademia. Poi Clara cucinava il suo strepitoso ragù, rigorosamente senza olio e burro, e lo mangiavamo con le tagliatelle, fatte in casa. Clara era famosa anche per le sue cotolette, così morbide che si tagliavano con la forchetta. Questo è solo uno dei tanti ricordi di Clara: ne ho alcuni carichi di sentimento e altri tristi (il funerale del Conte). Amo ricordare una delle ultime volte che li vidi insieme nella trattoria “Dall’Amelia” di Mestre, mi avvicinai al loro tavolo e Clara posò la sua mano sulla mia, salutandomi con una dolcezza infinita”. Con questa scomparsa si chiude un periodo della vita importante, misto di semplicità, stile ed educazione, caratteristiche tipiche della signora Agnelli.Feliciana Mariotti
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