IL SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB DI CORTINA D'AMPEZZO PORTA IN PIAZZA IL WALL OF DOLLS
23 Novembre 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
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Il problema del femminicidio è sempre più scottante ed è un fenomeno di cui tutti, anche in una realtà piccola come quella di Cortina, devono essere consapevoli. Dall'inizio dell'anno ne risultano 107 ed è necessario che se ne parli per far comprendere alle donne che la via da percorrere per tentare di evitare tutto questo è la denuncia. Con l'istituzione di questa giornata nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto da subito invitare i governi, le organizzazioni internazionali e le organizzazioni non governative a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. Noi abbiamo pensato di riproporre il Wall of Dolls di Milano.
L'iniziativa Wall of Dolls è nata tre anni fa da un'idea di Jo Squillo, che durante la settimana della moda milanese ha creato il muro di bambole per lanciare un messaggio e un appello al Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini per l’introduzione nelle scuole dell’ora di Educazione Sessuale e Sentimentale, perché solo con un cambio culturale si può fermare il femminicidio.Per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere gli istituti del Polo Valboite, parlando della giornata in questione, della sua valenza e del nostro progetto. Per rendere tutto ancora più chiaro i ragazzi hanno potuto vedere un video documentario che mi ha inviato la stessa Jo Squillo sul muro di bambole di Milano. Il nostro muro però, a differenza di quello originale, ha una doppia valenza: le bambole vengono appese per denunciare la violenza, ma poi acquistano una nuova vita perché abbiamo deciso di donarle tutte in beneficenza. Chiunque lo vorrà potrà intervenire sul Wall of Dolls. L'installazione prenderà il via venerdì 25 novembre alle 10.00 e resterà esposta fino a domenica 27. Anche per questo il Soroptimist International Club di Cortina d'Ampezzo ha pensato di coinvolgere i ragazzi delle scuole superiori degli Istituti Omnicomprensivi della Valboite oltre che la cittadinanza". (f.m.)
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