LUCA ZAIA: IL 2019 SARÀ L’ANNO DELL’AUTONOMIA, DELLE OLIMPIADI, DELLA RINASCITA DELLA MONTAGNA, DELLE OPERE PUBBLICHE”
21 Dicembre 2018
Feliciana Mariotti
Archivio 2018
Luca Zaia - www.ilnotiziariodicortina.com
“Il 2019 sarà l’anno dell’Autonomia, delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, del grande lavoro per la rinascita della montagna travolta dal tornado di fine ottobre, del rilancio della candidatura delle Colline del Prosecco a Patrimonio Universale dell’Unesco, dell’avanzamento della Superstrada Pedemontana Veneta e di altre opere pubbliche necessarie al Veneto e ai Veneti, dell’inizio del cammino della nuova riforma della sanità delineata con l’approvazione del Piano Socio Sanitario 2019-2023”.Sono questi i principali temi sui quali si è intrattenuto oggi il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel tradizionale incontro di fine anno con il mondo dell’informazione, tenutosi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia.“Il referendum sull’Autonomia dell’ottobre 2017 – ha sottolineato il Governatore – ha segnato tutto il 2018 con un grande lavoro istruttorio e segnerà ancor di più il 2019, perché siamo riusciti a smuovere lo stagno nazionale delle riforme e ora il nostro progetto è sul tavolo del Governo.Per noi, pacificamente parlando, è la madre di tutte le battaglie, ma anche per il Governo nazionale è una grande opportunità, perché passerà alla storia come l’Esecutivo che ha riscritto la storia della Nazione, con l’autonomia resa fattore di sviluppo non solo per questa o quella Regione, ma per tutta Italia. Il 2018 – ha aggiunto Zaia – si è concluso con la tragedia dei danni del maltempo, che abbiamo già quantificato in un miliardo 769 milioni di euro, ma l’anno che sta per arrivare dovrà essere quello della rinascita della nostra montagna.In questa partita il Governo c’è, e i finanziamenti hanno cominciato ad arrivare e continueranno a farlo nel prossimo biennio. Poi c’è la grande gara di solidarietà di cittadini e imprese, non ancora finita, che ha già portato altri aiuti per quasi 3 milioni di euro. Anche grazie all’attenzione che ci hanno dedicato i media regionali, capaci di portare all’attenzione nazionale una tragedia che rischiava di rimanere relegata ai margini, tutti si sono resi conto di cosa sia successo nelle vallate, al punto che le Regioni che avrebbero potuto beneficiare dei proventi dell’sms solidale, hanno deciso con grande sensibilità di lasciare tutto al Veneto”.
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