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Cortina d'Ampezzo: con la Crono del Passo Giau domenica 9 giugno è terminata la Haute Route Dolomites

11 Giugno 2019
Feliciana Mariotti
Archivio 2019
Ruari Grant - Foto Olivier Borgognon - www.ilnotiziariodicortina.com Domenica 9 giugno, la frazione da Cortina al Passo Giau ha chiuso la Haute Route Dolomites, la ciclosportiva in tre tappe organizzata da Oc Sport (www.ocsport.com) che dal 7 al 9 giugno ha avuto il suo “cuore” proprio a Cortina d'Ampezzo. Dopo le tappe in linea Cortina – Passo Valparola (97 chilometri di sviluppo e 3320 metri di dislivello con ascese ai passi Fazarego, Pordoi, Sella, Gardena e, appunto, Valparola) e Cortina – Tre Cime di Lavaredo (95 chilometri e 3370 metri di dislivello, con ascese a Falzarego, Giau e Tre Cime – Rifugio Auronzo), l'atto finale è stato affidato alla sfida contro le lancette del cronometro: 16.6 chilometri di sviluppo e 1.028 metri di dislivello, difficoltosi soprattutto nella seconda parte. Il più veloce è stato il russo Sergei Pomoshnikov, primo in 47'19”92. Pomoshnikov è riuscito così a impedire il tris al britannico Ruari Grant, vincitore delle prime due frazioni. Grant ha chiuso al secondo posto di giornata, con il tempo di 48'30”08. Terzo gradino del podio per lo spagnolo Marco Rodero Prada (49'09”27). Primo italiano Simon Gergolet, 12.mo (54'15”18). Nella classifica generale si è imposto Grant con il tempo complessivo di 6h00'17, precedendo Rodero Prada (6h'08'51”) e l'olandese Rodei Westrate (6h08'59”). Primo italiano Alberto Maffessanti, 13.mo(6h38'25”). Foto Olivier Borgognon - www.ilnotiziariodicortina.com Al di là delle note agonistiche, Haute Route si è confermata una manifestazione che, in un clima senza agonismo esasperato, ha permesso ai concorrenti di vivere un’esperienza di alto profilo in un sistema organizzativo di eccellenza (“ride like a pro” - "pedala come un professionista" è il motto che accompagna gli eventi Haute Route), in un contesto paesaggistico unico, in questo caso quello delle Dolomiti patrimonio dell’umanità Unesco. «Esperienza positiva questa Haute Route Dolomites a Cortina -afferma il direttore di gara Davide Marchegiano -. L'accoglienza è stata splendida, così come la collaborazione con le realtà locali, in particolare l'amministrazione comunale di Cortina e, per quanto riguarda l'arrivo alla Tre Cime, quella con il comune di Auronzo e la sezione del Cai, che gestisce il rifugio Auronzo. Le strade che abbiamo percorso sono quelle che hanno fatto la storia del ciclismo, il paesaggio nel quale siamo stati immersi è semplicemente favoloso. Un'esperienza che ha affascinato i 400 concorrenti, provenienti da 31 paesi diversi, un'esperienza che sarebbe bello ripetere nei prossimi anni». Haute Route Dolomites, tre giorni sulle strade della storia del ciclimo per concorrenti di 31 nazioni, è stata il primo evento Haute Route in Europa per il 2019. Il prossimo sarà Haute Route Alpe d'Huez (Francia), in programma dal 12 al 14 luglio. Il secondo evento italiano 2019, la Haute Route Stelvio, si svolgerà invece dal 20 al 22 settembre a Bormio (Sondrio). Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com

© il Notiziario di Cortina

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