Alverà: iniziati i lavori per la riduzione del rischio idrogeologico del Torrente Bigontina
17 Giugno 2019
Feliciana Mariotti
Archivio 2019
L'incontro di oggi: a sinistra il vice sindaco Luigi Alverà, il sindaco Gianpietro Ghedina e l'assessore Giampaolo Bottacin - www.ilnotiziariodicortina.com
Alle ore 12.00, nella sala consiliare del Comune di Cortina l'assessore regionale alla difesa Gianpaolo Bottacin ha illustrato ai giornalisti e ad alcuni cittadini di Alverà e Pecol, riuniti nel Comitato per la salvaguardia del villaggio di Alverà, gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico del torrente Bigontina.
"I lavori sono previsti in parte nel periodo estivo e in parte in quello autunnale - ha anticipato il sindaco Gianpietro Ghedina presente in sala con il vice sindaco Luigi Alverà e l'assessore Paola Coletti -. Ringrazio l'assessore Bottacin, in particolare la Regione Veneto, non solo per la sensibilità dimostrata, ma anche per la fattibilità di questi progetti che prevedono importi importanti, oltre 4 milioni e mezzo di euro.
Capisco inoltre il momento delicato, di difficoltà e di paura da parte di chi vive e ha vissuto nel 2017 e nel 2018 una situazione di estrema gravità. L'estate è alle porte e alla notte si fa fatica a dormire sonni tranquilli".
"Siamo qui per presentare i lavori di messa in sicurezza del Bigontina - ha esordito l'assessore Bottacin dopo aver salutato i presenti e ringraziato in particolare il dottor Somavilla della Farestale, il dottor Fabio Da Re, responsabile del settore idraulica della Forestale (nella foto a fianco) e tutto il Corpo dei Servizi della Forestale che si occupano dell'intervento -. Si parte già oggi pomeriggio, alle 13.30, con il primo dei quattro stralci, il secondo entro la settimana per un importo complessivo di oltre un milione e mezzo; gli altri due a settembre del costo di un milione 400 euro l’uno. Qualcuno forse non crede, ma ci vuole tanto tempo per compiere i lavori dopo gli interventi di somma urgenza. Questi ultimi, che sono necessari per il rischio imminente di incolumità pubblica, servono per sistemare alcune cose vicino all'evento calamitoso, ma l'intervento successivo richiede diverse autorizzazioni e deve seguire il nuovo codice degli appalti, già esistente da tre anni. In attesa degli adempimenti burocratici tutto viene bloccato. Questo vale anche per questo tipo di opere di messa in sicurezza. Abbiamo cercato di correre".
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“Questi erano interventi partiti prima della Tempesta Vaia, - ha specificato Bottacin - oggi gestiti insieme con centinai di cantieri già attivati e altri che partiranno presto con uno sforzo notevole”.
Il dottor Fabio Da Re, responsabile del settore idraulica e tutto il Corpo dei Servizi della Forestale, ha detto: "La prima opera da fare che consegniamo nel pomeriggio, alle 13.30, in via d'urgenza, riguarda la strada di accesso che insiste, tra l'altro, su terreni privati, per cui poi si vedrà di fare la servitù, per realizzare un'opera selettiva, una briglia, opera principe, a monte di Alverà che tiene circa 22mila metri cubi.
Non è l'unica ce ne sono altre per contenere 70 mila metri cubi (40mila a Rio Gere e altri 35mila a Lago Scin e, a fine settembre, altre 48 mila". Verrà fatto il ponte di Alverà e con 140 mila Euro disposti dalla Regione verranno sistemati tutte le parti nell'alveo e all'esterno di esso.
Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com
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