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LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE DA RIN SUL RILANCIO DI CORTINA E SUL SOSTEGNO ECONOMICO AD ALCUNE CATEGORIE

01 Aprile 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
il consigliere Giorgio Da Rin (Foto Manaz Productions) - www.ilnotiziariodicortina.com In una lettera aperta ai consiglieri il capogruppo di Cortina Presente e Futuro Giorgio Da Rin esprime in tempo di crisi alcune considerazioni sulla strategia di rilancio di Cortina d'Ampezzo e sul sostegno economico ad alcune categorie: albergatori, commercianti e gestori di ristoranti, bar e rifugi. Partendo dalla considerazione che le attività produttive del paese traggono linfa da due macro-sistemi: turistico ed edilizio, che spesso si sovrappongono, il consigliere di minoranza propone alcuni interventi nel settore dell’edilizia e in quello turistico. Considerando che la Comunità Europea ha svincolato il patto di stabilità per il periodo di crisi, dovuta al Covid-19, e sapendo che all’interno del nostro territorio l’ufficio di edilizia si sta sovraccaricando di lavoro e ci sono tantissime richieste di Suap che aspettano risposte - afferma Da Rin - sarebbe fondamentale aumentare il numero di personale a disposizione dell’ufficio per dare risposte importanti ai professionisti. Questo gioverebbe anche alle attività artigianali coinvolte (falegnami, elettricisti, idraulici, imprese edili). Da Rin precisa inoltre che uno degli introiti più importanti per il nostro Comune deriva proprio dalle concessioni edilizie, quindi questa misura sarebbe un valido aiuto anche per sostenere alcune categorie economiche. Sempre sul settore dell’edilizia Da Rin invita considerare  l’annullamento del decreto del blocco dei lavori durante il periodo di agosto, visto che molte aziende artigianali saranno in ritardo per la consegna dei lavori e, quindi, non potranno guadagnare e dare lo stipendio ai propri dipendenti. Il secondo intervento riguarda il settore turistico. Nonostante le cose stiano andando bene grazie alla visibilità data dai due eventi internazionali in programma (Mondiali di sci e Olimpiadi), per Da Rin la macchina di Cortina marketing dovrebbe essere rivista a livello strategico e organico, ristrutturata e riformulata per un diverso approccio nei riguardi dei mercati. Da Rin sottolinea la difficoltà di Cortina marketing a interfacciarsi e a collaborare con i privati, con i quali potrebbe condividere una strategia di mercato. Pensando al sostegno per la sopravvivenza delle attività e al rischio di un impoverimento del numero delle partite iva e a un aumento della disoccupazione, Da Rin proporrebbe diverse soluzioni tenendo conto che, con ogni probabilità, la stagione estiva sarà compromessa visto che il turismo estivo a Cortina d’Ampezzo è rappresentato per quasi il 50% da stranieri che solo ora stanno affrontando il Covid-19. Fondamentale sarebbe quindi cercare di sostenere, con sforzi notevoli, le categorie economiche. Il consigliere di minoranza proporrebbe per alberghi, negozi, ristoranti, bar e rifugi la cancellazione delle tasse sull'immondizia per il periodo di blocco da Dpcm, visto che le strutture sono chiuse e non producono rifiuti. In tale occasione - sottolinea - si potrebbe cambiare anche il regolamento, come già chiesto in Consiglio Comunale, e far pagare la tassa dell'immondizia, come avviene a Belluno, in base a quanto prodotto e non in rapporto alla superficie. Per gli albergatori sarebbe necessario abolire l’IMU, visto che la maggior parte degli hotel è in mano ai proprietari, quindi le partite iva avrebbero un beneficio diretto e l'abolizione avrebbe una notevole incidenza sul bilancio. Oltre a non pagare la tassa sui rifiuti, ai negozianti con le partite iva più sofferenti potrebbe arrivare un contributo economico, tenendo in considerazione che la categoria è a rischio perché gli affitti sono molto alti (poche attività locali sono proprietarie delle mura) e hanno sofferto molto la crisi economica precedente, i cui effetti sono stati moltiplicati dagli acquisti on-line. Da tale contributo sarebbero escluse tutte le aziende multinazionali e gli esercizi che continuano a lavorare (supermercati, alimentari, panifici e tabaccai). Nel caso degli alberghi e dei negozi le risorse potrebbe provenire dalla tassa di soggiorno, visto che la promozione turistica, per i prossimi mesi, sarà del tutto inutile vista la situazione globale; dai contributi destinati alle associazioni, che al momento non possono fare eventi o svolgere l’attività, e dagli introiti derivati dalle concessioni edilizie. Per i negozi si potrebbe usare anche una parte del contributo versato da Audi. Oltre a cancellare le tasse sull'immondizia per il periodo di blocco da dpcm, per i gestori di ristoranti, bar e rifugi si potrebbe ridurre il costo dell’utilizzo del suolo pubblico per tutto il 2020, esonerare la tassa Ica per eventi e manifestazioni e dare un contributo più piccolo rispetto a quello destinato ai negozianti. Per Da Rin si potrebbe abbassare il costo dell’uso del suolo pubblico, così molte attività, che hanno terrazze e affini, potrebbero allungare il periodo d’uso e, quindi, aumentare il fatturato. Molte partite iva intenzionate a svolgere eventi potrebbero essere esonerati dai costi della tassa Ica così riuscirebbero a organizzare più manifestazione necessarie per un sostegno economico. Il contributo sarebbe necessario anche per i gestori di ristoranti bar e rifugi perché gli affitti sono elevatissimi e le attività rientrano in quelle maggiormente danneggiate in questo periodo. Le risorse si troverebbero utilizzando la tassa di soggiorno, una parte del contributo versato da Audi, i contributi destinati alle associazioni e gli introiti derivati dalle concessioni edilizie. Per quanto riguarda artigiani e impiantisti, Da Rin è diretto: “Purtroppo le mie conoscenze sulle loro possibili difficoltà non sono sufficienti per poter proporre  interventi mirati”. Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com

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