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Richiesta del capogruppo di minoranza Giorgio Da Rin di ritirare i punti n° 5 e 6 del Consiglio comunale del 27 aprile

26 Aprile 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
Giorgio Da Rin - Foto Manaz Productions - www.ilnotiziariodicortina.com "Con la presente sono a richiedere il ritiro dei punti 5 e 6 dall'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 27 aprile 2020 per le motivazioni che ora espongo", inizia così la lettera pubblica del capogruppo di minoranza Giorgio Da Rin relativa alla conferma della dichiarazione  di fattibilità della proposta di partnerariato pubblico - privato inoltrata dalla società poolengineering srl e del progetto proposta di finanza  di progetto intervento area ex polveriera. Nello specifico Da Rin afferma: "Punto 5: non sono mutate le considerazioni e le motivazioni espresse in occasione del Consiglio fissato e poi in comune accordo ritirato del 16 marzo. Per cui, riporto qui sotto quanto precedentemente detto: Credo profondamente, vista la situazione sanitaria straordinaria che sta passando il nostro Paese in questi giorni, che sia sì doveroso procedere con l'attività consigliare, ma in forma ridotta; poiché l'animo democratico porta a una massima condivisione e discussione degli aspetti politici anche con i nostri concittadini. Vista la natura strategica della delibera in questione, attesa da molti anni, e sospesa per un anno e tre mesi per le verifiche avvenute da parte dell'avvocatura di stato e il demanio, non credo possa recare alcun danno al Comune e ai proponenti l'attesa di ulteriori mesi, fino a che l'emergenza sanitaria non sia rientrata. Anche dopo l'incontro di venerdì in sede di pre-consiglio, in nessun modo limpido, tecnico o chiaro, sono stati chiariti i miei dubbi; il primo riguardante la validità della delibera di per sé, poiché sono fermamente convinto che tale delibera / sanatoria non è altro che la certificazione della falsità dell'atto avvenuta nella dichiarazione di pubblico interesse di un anno e tre mesi fa, conclamata dal fatto che la dottoressa in questione, all'interno della sua relazione omette del tutto il vincolo contenuto nella permuta del 1989 (cosa intollerabile e inaccettabile, visto che tale permuta è allegata alla scheda al tavolare). La Dottoressa inoltre non integra all'interno della valutazione dei rischi della sua relazione la possibilità, poi verificatasi, del problema del vincolo pubblicistico. Il secondo dubbio non chiarito, riguarda la precedente delibera votata, inerente alla dichiarazione di pubblica utilità, che prevedeva l'interessamento di due enti: il Comune, e il proponente (Pool Engineering). Questo schema ad oggi è mutato, con il subentro di un terzo ente, ovvero il Demanio Nazionale, che per dare il via libera alla decadenza del vincolo chiede al Comune di entrare in possesso dell'edificio dove verrà realizzato il commissariato di Polizia di Stato. Questo, a parer mio e anche di legali a cui ho sottoposto la questione, muta in modo indiscutibile le percentuali conclamate nella delibera menzionata, poiché l'acquisizione dell'edificio denominato Commissariato della Polizia di Stato non è altro che un bene strumentale che il Comune usa per poter realizzare il progetto nel suo intero. Questa permuta potrebbe quindi essere fatta con qualunque altro edificio di proprietà del Comune non insistente sull'area della Stazione di Cortina e dovrebbe di conseguenza essere esclusa dalla tabella di interesse pubblico. Credo inoltre che sia fondamentale in un progetto così importante e strategico e atteso da anni, avere la massima certezza della correttezza dell'atto. Penso quindi che nulla ostacoli la realizzazione da parte del proponente di una nuova relazione finanziaria e di dimostrazione dell'interesse pubblico, che conclami l'inserimento di un nuovo ente (Demanio Nazionale); e che verifichi nuovamente il reale interesse pubblico esclusivo del Comune di Cortina d'Ampezzo. L'attesa di pochi mesi per un punto così importante può solo dimostrare alla nostra cittadinanza che l'attuale amministrazione ha a cuore la trasparenza, la democrazia e non sia solo legata a qualche caso di speculazione". Il Capogruppo di Cortina Presente e Futuro chiede anche il ritiro del Punto 6: Progetto proposta di finanza di progetto intervento area ex polveriera. "Presentare questo punto in modo assolutamente scollegato dalla proposta inerente alla realizzazione dell'impianto di risalita, a mio modo di vedere non può garantire l'interesse pubblico. È infatti evidente che il solo parcheggio senza l'impianto non ha nessuno scopo, e viceversa. Propongo quindi di portare entrambi i progetti nello stesso Consiglio Comunale e di citare all'interno di entrambe le delibere la necessità dell'uno per la realizzazione dell'altro. Inoltre, dopo vari colloqui con alcuni impiantisti del territorio, è emerso che in nessun modo il numero di parcheggi garantiti da questa singola opera può definirsi soddisfacente: dalle analisi emerge che sono necessari almeno 1200 posti auto, circa il triplo di quelli previsti dal progetto. Il secondo difetto che sottopongo alla vostra attenzione è la previsione di un people mover di collegamento tra i parcheggi di Lungoboite e il parcheggio in oggetto, la cui realizzazione è prevista in un secondo stralcio: cosa assolutamente sbagliata visto che sappiamo perfettamente che i secondi stralci delle opere pubbliche raramente vedono luce. Trattandosi in questo caso di un'opera estremamente importante a livello strategico, non ci si può permettere di non poterne usufruire appieno dal primo giorno di apertura. Dal momento che questo progetto è sempre stato condiviso tra i nostri gruppi e sostenuto da entrambi, e che si tratta di un'opera attesa da molti anni, credo che sia doveroso fare in modo che il progetto, nella sua totalità, sia soddisfacente, redditizio e soprattutto funzionale. "Nella convinzione di avervi sottoposto motivazioni e argomentazioni sufficienti per venire incontro alle mie richieste, - conclude Da Rin - colgo l'occasione per porre i miei più distinti e cordiali saluti".

© il Notiziario di Cortina

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