Questa sera all'Hotel Miramonti il direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano
22 Agosto 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
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Questa sera, alle 21.30, al Miramonti Majestic Grand Hotel, a cura di Una Montagna di Libri, il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano affronterà: La nuova guerra fredda. Il 1° luglio è entrata in vigore la nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, una stretta senza precedenti su valori fondamentali come la democrazia e la libertà della città, che consentirà alla Cina di prelevare i dissidenti accusati di terrorismo e di farli processare a Pechino, una mossa chiara sullo scacchiere delle relazioni internazionali.
Il Regno Unito ha risposto con l’offerta di un percorso per la cittadinanza britannica a oltre 3 milioni di cittadini di Hong Kong, mentre Washington annuncia sanzioni e l’Unione Europea fa sentire la sua voce. E poi Taiwan, che lotta per preservare la sua indipendenza, le notizie di repressione che provengono dallo Xinjiang, gli scontri in Kashmir, le bordate che Donald Trump ha indirettamente rivolto alla Cina attraverso il braccio di ferro in atto sull’Organizzazione mondiale della sanità, per la sua gestione della pandemia. Il direttore del TG2 approfondirà la tematica.
Ci sono tutti gli ingredienti per domandarsi se siamo agli albori di una seconda guerra fredda - racconta Francesco Chiamulera, responsabile della rassegna -. Dove al posto dell’algido Breznev e del rissoso Kruschev c’è un signore che nel 2018, la rivista «Forbes», ha collocato al primo posto tra le personalità più potenti al mondo, davanti a Putin e Trump: Xi Jinping. A Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 e autore di una documentata biografia del “Nuovo Mao”, chiederò quanto di questo quadro corrisponde, a suo giudizio, a realtà. E qual è il posto dell’Italia sul filo della nuova cortina di ferro.
Prossimo appuntamento: Domenica 23 agosto, alle ore 18.00 in sala cultura don Pietro Alverà avrà luogo l’incontro con Gian Arturo Ferrari, editorialista del Corriere della Sera e per parecchio tempo professore di Storia del pensiero scientifico presso l’Università di Pavia, sul suo romanzo d’esordio: “Ragazzo Italiano”, ambientato nel secondo dopoguerra italiano.
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