27 AGOSTO A PIEVE DI CADORE VA IN SCENA "IL SOGNO DI GIUSEPPE. UNA NOTTE, LA CASA DI TIZIANO”
24 Agosto 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
La Casa di Tiziano - www.ilnotiziariodicortina.com
A 444 anni dalla morte del più celebre artista cadorino di tutti i tempi - Tiziano Vecellio morì infatti nel 1576 “de febre”, come cita il registro, durante la peste -, la Magnifica Comunità di Pieve di Cadore nell’ambito del programma “Alla scoperta del Cadore” propone giovedì 27 agosto, alle ore 21.00, nella Sala COS.MO., uno spettacolo per ricordarlo dal titolo “Il sogno di Giuseppe. Una notte, la casa di Tiziano”. La storia, narrata da Francesco Chiamulera e disegnata da Jan Sedmak, con le musiche di Denis Feletto, racconterà la vicenda del restauro della Casa natale di Tiziano, affidato a Giuseppe Palatini alla fine degli anni Venti.
Lo spettacolo, che viene proposto per la prima volta in Centro Cadore, scaturisce dal ricordo di un avo di Francesco Chiamulera, Giuseppe Palatini, che alla fine degli anni Venti restaurò la casa natale di Tiziano e scrisse diversi libri e ricerche.
La trama Tutto inizia in un giorno di fine anni Venti, quando nella sua Pieve di Cadore l’ingegner Giuseppe Palatini riceve un messaggio dalla Magnifica Comunità del Cadore, istituzione antica quanto la sua famiglia, che dai tempi della Serenissima e prima ancora amministra il territorio, i boschi, i prati, gli antichi palazzi. La Comunità chiede a Giuseppe, che nelle Dolomiti ha costruito scuole, municipi, rifugi, villette liberty dai tetti spioventi e dalle scandole scure, di ristrutturare il gioiello più prezioso di cui Pieve disponga: la casa natale di Tiziano Vecellio. Un bel rustico quattrocentesco, su cui però si sono aggiunte, nei secoli successivi, altre strutture. È tempo di restituire a Tiziano la sua casa così com’era.Il cuore di Giuseppe arde di passione: la montagna, l’arte, la storia, la luce del progresso che viene a illuminare un nobile passato, tutto si mescola. Ma immediatamente sorgono i problemi: da dove cominciare a scalpellare? Che cosa si salva e che cosa si butta? Lui Giuseppe, uomo del Novecento, che ha combattuto la Grande Guerra e che si è contaminato con il fuoco delle idee del Risorgimento, lui così spirituale eppure così irrimediabilmente moderno, sarà all’altezza della mistica figura di un artista che ha cambiato la pittura mondiale oltre quattrocento anni prima? Per mezzo di un racconto in parole e di una storia che prende vita attraverso le immagini, seguiamo Giuseppe nella sua avventura. Fin sulla soglia dello sguardo interiore, contemplativo: il suo sogno, in una notte inquieta. Il sogno di un incontro, che tutto cambia.
Giuseppe Palatini - www.ilnotiziariodicortina.com
Gli interpretiFrancesco Chiamulera è ideatore e responsabile di “Una Montagna di Libri”, gli incontri con l’autore di Cortina, e del Premio Cortina d’Ampezzo per la letteratura. Jan Sedmak, grafico ed illustratore triestino, quest’anno ha avuto l’onore e la soddisfazione di assistere alla candidatura di un suo manifesto agli oscar dell'illustrazione, i World Illustration Awards di Londra.Denis Feletto è un giovane e talentuoso pianista con la passione per la composizione e l’arrangiamento. Alcune sue composizioni corali, per pianoforte e per big band hanno ricevuto premi in concorsi nazionali e internazionali.
Posti contingentati, è consigliata la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro mercoledì 26 agosto.
La manifestazione rientra nell’ambito del programma “Alla scoperta del Cadore” ed inserito nel progetto “Itinerari in rete: per lo sviluppo di un turismo culturale in Cadore” promosso dalla Magnifica Comunità di Cadore con la Fondazione Museo dell’Occhiale e la Rete Museale Cadore Dolomiti e il contributo di Fondazione Cariverona.
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