GIANPIETRO GHEDINA: È IMPORTANTE APRIRE A NATALE! L'APPELLO DEL SINDACO SEGUE QUELLO DELLA BRIGNONE E TOMBA
24 Novembre 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
Il sindaco di Cortina d'Ampezzo Gianpietro Ghedina è intervenuto a Rtl 102.5 e ha sottolineato come sia importante aprire per Natale. "Il protocollo presentato nella conferenza Stato - Regioni è sottoscrivibile per mettere in sicurezza il Natale.
Con i giusti accorgimenti: ski pass giornalieri ridotti, prenotazioni online e riduzione del 50% del carico su cabinovie e funivie la situazione diventa più sicura - ha detto il Sindaco -. Il rischio è di ritrovarsi 50mila persone in centro per bar e negozi invece di averle sulle piste distanziate...". Le affermazioni di Gianpietro Ghedina seguono quelle di Federica Brignone e Alberto Tomba.
L'APPELLO DI FEDERICA BRIGNONE AL GOVERNO
Sempre in un'intervista dell'Ansa la vincitrice della Coppa del Mondo di sci alpino Federica Brignone si è rivolta al Governo in merito agli impianti sciistici, formulando questo appello: “È molto importante che gli impianti sciistici aprano a Natale, perché sarebbe un segnale positivo per tutti.
Altrimenti, con le stazioni chiuse, il danno sarebbe irreparabile. Permetterebbe alle famiglie e ai ragazzi di stare all’aria aperta, facendo, rispettando le regole, uno sport che non è pericoloso, che permette di stare a distanza perché nello sci è difficile starsi addosso. E darebbe un segnale di positività.
Oltre a consentire di fare uno sport all’aperto, aprire gli impianti serve all’intero settore: si rischia altrimenti che le stazioni turistiche cadano in una crisi senza fine. Molte già fanno fatica ad arrivare a fine stagione, a pareggiare i conti e Natale fa la grossa differenza. Saltando il periodo di Sant’Ambrogio la perdita è ingente, fermi a Natale sarebbe un danno irreparabile“.
COVID. L'APPELLO DI TOMBA: "APRITE LE PISTE DA SCI"
(ANSA) Alberto Tomba non ha dubbi. "Lo sci è per eccellenza sport all'aperto ed individuale: in più, visto come ci si veste quando si va a sciare, non "è davvero un problema di mascherine, perché già ora si usano normalmente protezioni della bocca e del viso.
E sciando neppure c'è un problema di distanziamento". Suona come un appello alla riapertura degli impianti - tema al centro del dibattito in ambito covid, con gli operatori del settore che si oppongono alla chiusura voluta dal governo - quello del più famoso campione azzurro dello sci, secondo il quale "le piste dovrebbero dunque essere aperte, anche se ci sono ovviamente degli accorgimenti da prendere".
"Per gli impianti non vedo però problemi particolari: dove c'è un seggiovia a due o tre posti si va da soli, se "è da cinque si va in tre. E si possono benissimo diminuire e segnare anche i posti sulle cabinovie: non c'è dunque problema a mantenere il distanziamento sugli impianti", aggiunge Tomba dalla casa di famiglia di Castel de britti.
"Il problema è, semmai quello dell'après-ski e dei rifugi dove si va a bere e mangiare qualcosa dopo una sciata - spiega poi il bolognese - ma anche in questo caso, come avviene nei ristoranti, si può limitare gli accessi, con mascherina e distanziamento obbligatori".
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