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A Belluno protagonista assoluto della serata sarà il genio buzzatiano.

23 Luglio 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
Alle ore 21.15, al Giardino Buzzati a Villa San Pellegrino a Belluno lo Studio MTM presenta “Sola in casa”, di Dino Buzzati. Atto unico con Lydia Biondi. Mise en espace a cura di Giovanni Morassutti.  Si tratta di un atto unico fondato su monologo a due voci scritto da Buzzati per Paola Borboni e rappresentato per la prima volta al teatro Gerolamo di Milano il 23 maggio 1958. Protagonista della piece, un dramma intenso e surreale, è Madama Iris, solitaria chiromante laureata terrorizzata da un misterioso maniaco serial killer: con il suo dialogo allucinato coinvolgolgerà lo spettatore in un crescendo dal finale imprevisto.   Lo spettacolo, con Lydia Biondi, il prossimo autunno verrà messo in scena allo Cherry Lane Theatre di New York nel contesto della rassegna “Dino Buzzati a New York”. A Villa San Pellegrino sarà proposta in forma di Mise ed Espace con la regia di Giovanni Morassutti. Alle 21.45 sempre al Giardino Buzzati produce e presenta in prima nazionale “La telefonista”: atto unico con Antonella Morassutti e la regia di Riccardo Ricci. Il testo, poco conosciuto in quanto non rappresentato a teatro, fu scritto da Buzzati nel 1964 per l’attrice Laura Adani. Il monologo vede come protagonista la centralinista di un grande albergo alle prese con il suo lavoro quotidiano. Il testo è costruito su due binari paralleli alternati. Da un lato c’è il vociare insistente dei clienti dell’hotel che pretendono di avere all’istante la linea per le destinazioni più diverse; dall’altro contemporaneamente sul “binario parallelo”, c’è la voce sempre più angosciata di Laura Britti, la telefonista, che tenta di scoprire verità e sentimenti attraverso una conversazione con il suo amato. Spiega il regista, Riccardo Ricci: “L’esperienza acquisita negli anni sull’opera letteraria e teatrale di Buzzati ha guidato la scelta registica di questo nuovo allestimento in una messa in scena semplice e diretta sia dal punto di vista espressivo che visivo, in cui il testo è necessariamente raccontato soprattutto dai minimi atteggiamenti del corpo e dal sensibile timbro della voce dell’attrice, rivelatisi gli elementi comunicativi ed espressivi essenziali per questo racconto breve ma intenso, in cui gli stati d’animo della protagonista sono sensibilmente variabili da una battuta all’altra, per poi ritrovarsi successivamente ad un nuovo stato emotivo. Com’è noto infatti la scrittura di Buzzati è particolarmente attenta ed esigente nell’evidenziare i termini usati, i toni, i dettagli che esprimono umori e significati precisi ma differenti. La regia quindi è concepita per seguire fedelmente il testo nel sentimento più intimo di un’anima femminile nei confronti di un partner maschile che la mette alla prova in una situazione obbligata e costretta. La protagonista è infatti sul posto di lavoro e non può staccarsi dalla sua postazione di telefonista. Dal punto di vista visivo, altro elemento importante in Buzzati, la protagonista è unica attrice in scena, sempre presente nella sua caratteristica femminilità buzzatiana. L’uomo è invece identificabile in una giacca appoggiata ad una sedia, simbolicamente utilizzata dal Buzzati pittore nei suoi famosi quadri degli anni Sessanta”.   In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno nel granaio di Villa Buzzati.  

© il Notiziario di Cortina

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