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Granfondo Dobbiaco-Cortina: una parte della storia d'Ampezzo

08 Agosto 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
G.Franco Talamini (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)

A seguito dell'articolo pubblicato "Dobbiaco- Cortina: quale futuro? Franceschi: "Si deciderà a fine settembre", abbiamo interpellato G. Franco Talamini per tanti anni, quasi una vita, collaboratore e presidente della Dobbiaco-Cortina e lui ci ha illustrato il significato e l'importanza, che ha acquisito, negli anni la Dobbiaco-Cortina, sorta nel lontano 1977 per volontà di Fredy Dibona, Luciano Da Pozzo e, in qualità di sponsor, Giancarlo Ferro, contitolare dell'azienda Pollo Arena. I tre, con il sostegno del Circolo Sportivo Cortina, decisero di organizzare una granfondo Dobbiaco-Cortina, a ricordo dei due scomparsi nella spedizione sull'Hauscaran: Raniero Valleferro e Carlo Demenego. In seguito è arrivata la collaborazione di Herbert Santer.

- Ricorda chi faceva parte del Circolo Sportivo Cortina?

Paolo Martini, Antimo Cautiero, Agostino Torresan, Luciano Franzin, Gianni Chiappe, Roberto Riccardi, Giuliano Tinelli, Valerio Casanova, Sandro Cusinato e Claudio Menardi. Più tardi ci furono Giuditta e Renata Bolzonello, Paola Menardi, Mara Apollonio, Marisa Tomat, Emilio Casanova (ora, magari, mi dimentico di qualcuno) e tantissimi volontari. La Dobbiaco-Cortina ha sempre avuto il sostegno e l'aiuto di alpini e di tanta gente comune.

Da quando è nata, la granfondo si è avvalsa della collaborazione di componenti del Circolo Sportivo, cioé persone del luogo e appassionati di sport. Quando le loro forze vennero meno, (questo accadde nel 1985, allora c'era sindaco Gianfrancesco Demenego) si rivolsero al primo cittadino per chiedere aiuto, mezzi e uomini. In quell'occasione la gara fu presa in gestione dal Comune di Cortina, tanto che da allora i sindaci del momento furono anche presidenti del Comitato organizzatore della manifestazione.

- C'è un particolare che ricorda... con nostalgia e con qualche sorriso dati i tempi?

Quando la gara era organizzata dal Circolo con i volontari dei due paesi realizzavamo gli ordini di partenza ed arrivo in ciclostile; quando la manifestazione passò al Comune i primi uffici, quali ragioneria ad esempio, utilizzarono il sistema IBM e mi fu data l'autorizzazione fuori orario di utilizzare il sistema del centro elaborazione dati del Comune. Ricordo che con l'aiuto dei tecnici IBM di Padova riuscimmo a meccanizzare la manifestazione.

Sono sempre rimasti i sindaci i presidenti del Comitato Organizzatore?

No. Nel 1995 era sindaco Paolo Franceschi e, visto che ero consigliere comunale, mi propose di diventare presidente della Dobbiaco-Cortina, proposta che accettai e rimasi in carica sino al 2007.

- Il Sindaco ha affermato che la Dobbiaco-Cortina è assegnata allo Sci Club di Dobbiaco...

Il fatto che venga iscritta come Sci Club Dobbiaco è solo ed esclusivamente perché in questo modo la manifestazione viene inserita nel calendario FIS e FISI e questo può avvenire solo tramite sci club.

E se non ricordo male qualche volta l'iscrizione è stata fatta dallo Sci Club Cortina.

- Chi cercava gli sponsor?

Cortina d'Ampezzo e l'evento si è sempre sostenuto grazie agli sponsor, a partire dal Pollo Arena sino alla Cassa di Risparmio, e ha avuto tanti partecipanti (in alcuni momenti ha raggiunto il tetto di 2.000 iscritti). Se ora ha bisogno di sostegno è perchè, come in tutte le cose, ci sono momenti in cui la parabola non è più ascendente, ma discendente.

- Visto che per tanti anni ha ricoperto la carica di presidente perché non ha redatto uno Statuto?

La necessità di redigere uno Statuto esiste da sempre. In passato, con l'aiuto di diversi segretari comunali che si sono succeduti nel tempo, pensai di abbozzare uno statuto. Ma ho sempre incontrato diversi problemi perché la Dobbiaco-Cortina era del Comune di Cortina e dell'Azienda di Soggiorno (allora si chiamava così) di Dobbiaco, due realtà diverse in due diverse località.

Da esterno posso dire che mi fa piacere che venga redatto uno Statuto, visto che io ci avevo provato tante volte... però posso essere d'accordo che al limite la sede legale venga fatta a Dobbiaco, visto che c'è il centro fondo, ma la sede operativa dovrebbe rimanere a Cortina d'Ampezzo, visto che la manifestazione è nata, cresciuta ed è stata portata avanti da Cortina.

Ringraziamo Talamini e incrociamo le dita per una manifestazione che fa parte della storia di Cortina, è entrata a far parte delle tradizioni di questo paese e che, ci auguriamo, di non perdere... magari a favore di qualcuno che, lungimirante, conosce il significato e il ruolo di un evento così importante.

Feliciana Mariotti

© il Notiziario di Cortina

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