Premiati al Cinema Eden: Monda, Ferrari e Versace
30 Agosto 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
La Giuria del Premio Cortina d'Ampezzo con Vera Slepoj e Francesco Chiamulera (Foto Giacomo Pompanin)
Grande è stata l'attesa, oggi pomeriggio al Cinema Eden, per la proclamazione del Premio Cortina d'Ampezzo, Premio della Montagna e il Premio Internet, riconoscimenti andati rispettivamente ad Antonio Monda, Marco Albino Ferrari e Gianluca Versace.
L'evento, voluto da Vera Slepoj, è stato organizzato dal cortinese Francesco Chiamulera. La Giuria (presieduta da Gian Arturo Ferrari e composta da Claudio Brachino direttore di Videonews, Nadia Fusini scrittrice e critica letteraria, Walter Mariotti vice direttore di Panorama, Giacomo Maramao filosofo, Mario Mele presidente di Mario Mele & Partners, Carlo Montanaro direttore di Style, Alberto Sinigaglia del quotidiano La Stampa, Dino Tabacchi presidente di Salmoiraghi & Viganò, Giuseppe Zaccaria rettore dell’Università di Padova) ha deciso di premiare Antonio Monda per “L'America non esiste” visto che
“Il secondo romanzo di Monda segna una netta discontinuità e, se così si può dire, un netto progresso rispetto al primo. Mentre la prova di esordio, L'assoluzione, si svolgeva tutta sullo scenario dell'interiorità - storia di un'anima, si potrebbe dire, o, meglio, dei dilemmi di un'anima - L'America non esiste è un robusto e vastissimo romanzo ove si intrecciano tutti gli ingredienti classici delle storie romanzesche. Gli amori, felici e infelici; le tragedie familiari, che cambiano improvvisamente il corso degli eventi; l'inesauribile tema del contatto e della scoperta di nuovi mondi (nel nostro caso del Nuovo Mondo); il profilarsi prima e il divaricarsi poi di destini diversi in e per persone prima vicinissime. Il tutto su uno sfondo che è in realtà il vero protagonista e cioè l'America stessa, il paese dei sogni negati nel titolo (ma Monda predilige i titoli ambigui) e tumultuosamente attuati nel cuore di quell'America, a New York, e nel cuore del cuore, a Brooklyn, a Manhattan. Sembrerebbe, appunto, un romanzo romanzo, lineare e classico, ottocentesco verrebbe da dire. Sembrerebbe, ma non è così. Grande cinefilo, oltre che studioso e a vario titolo praticante di cinema, Monda ha costruito un gigantesco remake, qualcosa di simile in letteratura al Chinatown di Polanski in cinematografia, mescolando tre principali ingredienti: la narrativa più propriamente americana, da Dreiser in avanti; il cinema del New Deal (si pensi al taglio delle scene, da film dei fine Trenta primi Quaranta); infine la propria stessa vicenda, la propria autobiografia di ragazzo giunto in America dopo la morte del padre, portiere di quei superbi palazzi in uno dei quali ora abita. Al lettore paziente il compito di discernere sotto la superficie levigata del romanzo classico tutti i fili, le citazioni, i calchi che la compongono”.
La Giuria del Premio della Montagna (Foto Giacomo Pompanin)
L'altra Giuria (presieduta da Arrigo Petacco e formata da: Gianfrancesco Demenego presidente del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, Giovanna Martinolli assessore alla Cultura del Comune di Cortina, Milena Milani scrittrice, Giuliano Pisani, già Assessore alla Cultura del Comune di Padova, Ennio Rossignoli editorialista del Corriere delle Alpi, Clelia Tabacchi storica animatrice della cultura a Cortina, la Famiglia Sovilla, Marina Valensise giornalista e scrittrice, Marino Zorzato assessore alla Cultura e vice presidente della Regione Veneto) ha scelto di premiare Marco Albino Ferrari, per Alpi Segrete dando la seguente motivazione:
“In una scrittura fluida e piacevole, Alpi Segrete di Albino Ferrari dà della montagna una visione ampia e a tratti originale, mostrando attenzione a luoghi remoti e di sconosciuta bellezza, e alla loro vita passata e presente, colta anche in aspetti sociali meno consueti”.
Il Premio Internet Cortina d’Ampezzo, deciso direttamente il popolo del web, è andato a Gianluca Versace per “Il domatore di Fuoco”.
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