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Padova rende omaggio a un artista noto a Cortina: Fabrizio Plessi

28 Settembre 2012
Feliciana Mariotti
Archivio 2012
(f.m.) Nell’ambito di RAM, il format dedicato ai linguaggi artistici contemporanei, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova rende omaggio al Palazzo della Ragione dal 27 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013 a Fabrizio Plessi, uno tra i più noti ed apprezzati artisti italiani contemporanei. La mostra, che s'intitola Fabrizio Plessi il Flusso della ragione, intende rileggere la storia creativa dell’artista attraverso i disegni che rappresentano la fase ideativa e progettuale delle sue videoinstallazioni, già esposte nei più grandi musei e nelle più importanti manifestazioni d’arte contemporanea del mondo. I disegni saranno parte di una grande installazione che, progettata dallo stesso Plessi, attraverserà lo spazio del Salone: a percorrerne la struttura sarà quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori. Presentando l’evento, Plessi ha ringraziato il Comune di Padova per il «privilegio straordinario» che gli ha concesso, nel permettergli di misurarsi con il Palazzo della Ragione, un «monumento che ha richiami ancestrali e una capacità liberatoria». «Un progetto espositivo - ha affermato l’assessore alla cultura Andrea Colasio – pensato appositamente per il Palazzo della Ragione, che affronta con un linguaggio altamente tecnologico e al tempo minimale un dialogo rispettoso con uno straordinario e imponente monumento del passato, di grande valore civile e artistico». Il nome del monumento ha ispirato l’artista nello scegliere il titolo della mostra che, come precisa, «non si limiterà a ripercorrere la storia della mia attività artistica, rappresentando soprattutto una grande sfida, perché uno degli obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico la memoria del passato con la realtà tecnologica del presente». Esperto di “umanizzazione delle tecnologie”, Fabrizio Plessi proporrà all’interno del percorso espositivo alcune macchine fotocopiatrici - rielaborate dall’artista e realizzate dal Gruppo Pellegrini – che permetteranno di acquisire le riproduzioni fotostatiche di alcune immagini delle opere in mostra e di inviarle in qualsiasi parte del mondo alle persone con cui condividere un’emozione. I numerosi disegni presentati nella mostra, esposti per la prima volta e caratterizzati sempre da un’altissima qualità, verranno selezionati in base al loro valore emblematico riguardo la ricerca dell’artista e affastellati seguendo un flusso narrativo. Per Plessi, che abbiamo conosciuto osservando le sue opere nella Galleria Contini di Cortina d'Ampezzo, il disegno è lo strumento per «sovvertire l’ordine statico delle cose» e una «attività naturale e vitale come il respiro». Un percorso che si snoda appunto come un “flusso” di pensieri, di modifiche, di abbandoni, delineato in fogli, schizzi anche occasionali, quando l’insorgere di un’idea era impellente, nei carnet, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto iniziale, come dei pensieri segreti, non destinati al pubblico, che ora vengono presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale dell’artista, che è quello della progettazione. L’esposizione si pone quindi come indagine sul funzionamento del pensiero creativo, in cui il disegno rappresenta lo scheletro costitutivo dell’opera.  

© il Notiziario di Cortina

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