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A CORTINA TRE GALLERIE CONTINI CON OPERE DI ARTISTI ITALIANI E INTERNAZIONALI

01 Marzo 2013
Feliciana Mariotti
Archivio 2013
Accanto alla galleria in Centro, in piazzetta Silvestro Franceschi 1, dove è possibile ammirare una mostra di maestri internazionali e alla galleria, in via Roma 2, che espone Autobiografia della pittura di Alessandro Papetti, Stefano e Riccarda Contini hanno aperto una nuova sede, sempre in piazzetta Silvestro Franceschi, ma nella Galleria che congiunge il Centro al Palazzo delle Poste, con opere di tre maestri contemporanei: Fiore, Arlati e Ghinato. Contini è consapevole che l’arte, in ogni sua manifestazione, è la più alta espressione umana di creatività e fantasia, un momento unico che permette di esteriorizzare tutta la scon finata interiorità dell’artista. In fondo la funzione principale dell’arte è di garantire la possibilità ad alcuni artisti di esprimersi permettendo alle singole personalità di emergere, evitando pericolose costrizioni o adeguamenti al pensiero comune, dando la possibilità all'appassionato d'arte di identificarsi e riconoscersi nel prodotto finale. Si può essere affascinati dalla collettiva di artisti internazionali, come Mimmo Paladino presente con Comete appassionate, 1986, Julian Schnabel con Untitled (Monjas de Colle con Buen Ojo), 1993, oppure Call of the wild, 2000, Julio Larraz con Meeting in Alexandria, 2009, o Night watch 2011, Piero Gilardi con Bosco Autunnale, 1985, e Igor Mitoraj visibile con Rilievo con angelo1986, bronzo e con le sue fantastiche sculture di busti o volti che alludono a un passato che non tornerà più. L’arte è anche ri flessione... come si può notare nell’opera di colui che è stato de nito uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana” e del gruppo “Italian Newbrow”: Giuseppe Veneziano visibile con Think Different, 2012, dove sono espliciti i richiami a figure fondamentali come Steve Jobs e René Magritte. Nella nuova Galleria inevitabile è l'approccio con i giovani artisti: Enzo Fiore, Mario Arlati e Enrico Ghinato. C’è Fiore de finito, da Achille Bonito Oliva; un artista “che cerca di costruire un mondo tattile dell’immaginario, dove le figure acquistano una tridimensionalità fatta interamente di pittura, carne e pelle incorporate dentro l’alveo del quadro” con i Miti della storia, quali Paul Newman, Amy Winehouse o Andy Warhol ferito dopo la sparatoria nella sua Factory. È presente, con le sue auto, Ghinato, considerato uno dei massimi esponenti dell'iperrealismo, che riesce a valorizzare l’eleganza anche attraverso quei minimi dettagli che rendono le sue opere davvero irraggiungibili nella perfezione di una tecnica sempre al servizio della forma. E, in ne, c’è Mario Arlati con le sue grandi tele evocative e ricche di materie, come quella esposta al Plaza di New York , i suoi tavoli, come Ocaidoz o Nutrire il pensiero con allusioni a Schnabel oppure veri e propri richiami ai grandi Maestri Fontana, Rotella o i ritratti Mito 2012 come quello raffigurante Mick Jagger con le medagliette dell’Azione Cattolica. Un giro alla Galleria Contini, in via Roma 2, è d’obbligo per scoprire Alessandro Papetti e i suoi lavori frutto di pennellate veloci e immediate che danno vita a opere che sono risultato del tran tran quotidiano. Piacciono molto gli scorci urbani ripresi con una pennellata velocissima e dinamica, come se la città fosse vista “di passaggio”, da un finestrino di una macchina o da un treno in corsa. Il “Passaggio”, tema importante per l’artista, viene visto come eterno movimento, andata e ritorno, senza alcuna gerarchia, come il tempo, che indica nel mondo attuale un presente incalzante, veloce e in continua trasformazione.    

© il Notiziario di Cortina

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