Skip to main content

L'EVENTO DI SANTO STEFANO: CORTINA SENZA LUCE

05 Gennaio 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com) 26 dicembre: Cortina si è risvegliata imbiancata. Durante la notte e il mattino la neve è scesa copiosa. Durante tutto il giorno di Santo Stefano è nevicato e le precipitazioni hanno creato non pochi disagi: sono caduti alcuni alberi sui tralicci delle due linee d'alta tensione ed è andata via la luce non solo a Cortina, ma in tutto il Cadore e nel Comelico, ad Arabba e nel Trentino Alto Adige. Né i cellulari, né i telefoni funzionavano, salvo qualche rara eccezione. I negozianti hanno deciso di chiudere gli esercizi, solo la Cooperativa di Cortina, avendo un proprio generatore d'energia, è rimasta aperta.   Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com) Poche le notizie certe. Inoltre nel primo mattino data la neve copiosa le auto non sono riuscite a transitare per via Baron Franchetti, così è stato deciso di far passare le auto in centro, come una volta. La sorpresa più grossa l'hanno avuta quasi tutti in serata, chi è rientrato in casa ha scoperto che mancava l'energia elettrica e i cellulari non funzionavano. Diversi alberghi hanno messo in funzione i propri generatori d'energia (Grand Hotel Savoia, Parc Hotel Concordia, Hotel Ancora e Hotel de la Poste per far qualche esempio). Cortina e il Cadore sono rimasti senza luce per un giorno e mezzo, senza telefoni e senza informazioni sino al pomeriggio del 27 dicembre.   Due cartelli sono stati esposti sulla porta del Municipio il 27 dicembre: in uno s'informavano ospiti e residenti che i Passi (ad eccezione di Cimabanche transitabile solo con le catene) erano chiusi al traffico e nell'altro che durante la serata sarebbe stata ripristinata l'energia elettrica. Uno dei due cartelli (Foto Feliciana Mariotti www.ilnotiziariodicortina.com)     Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)                           Il problema ha riguardato il gestore della rete principale (Terna) che non era di facile soluzione. Enel non è riuscita a risolvere i problemi della rete minore. Con un potente gruppo elettrogeno si è cercato di ri-alimentare parte del Cadore. Nel tardo pomeriggio da Treviso sono arrivati i gruppi elettrogeni. In serata un comunicato affermava: "Ripristinata la linea nell'alto Cadore. I tecnici di Terna hanno concluso le attività di ispezione e ripristino delle linee con 2 elicotteri e 7 squadre di tecnici in contemporanea; alle 14.15 di oggi (27 dicembre ndr) sono rientrate in servizio le linee ad alta tensione Pelos-Calalzo e Calalzo-Zuel afferenti le cabine di distribuzione Enel, che alimentano la zona di Cortina. Continua il lavoro dei tecnici di Enel per consentire la piena e stabile ripresa del servizio elettrico a valle della rete di alta tensione. Continua il lavoro di oltre 70 persone Terna che stanno collaborando con la Prefettura e le istituzioni locali. E da questa sera tutti i paesi da Pieve a Cortina inclusa avranno la luce". Alcune zone impervie non sono state raggiunte. Purtroppo varie aree di Cortina hanno riavuto l'energia elettrica, altre (Fiames, La Vera, Cadin e Ronco) sino a sabato 28 dicembre nel pomeriggio hanno atteso al freddo e senza alcuna comunicazione e diverse zone del Cadore hanno passato la terza notte al freddo e senza luce. Cibiana è stata illuminata ed è tornata la vita al paese dei murales alle 20.30 di sabato 28 dicembre. Il mattino di sabato diversi camion hanno trasportato carne e pesce ai vari esercizi commerciali. Francesco Franceschi del ristorante Croda ha dichiarato: "Malgrado tutto siamo riusciti ad accontentare la clientela sia a mezzogiorno che alla sera, grazie al forno a legna e al gas. Senza l'uso della Cappa non abbiamo cucinato carne alla griglia, ma pizze e primi. Il servizio si è svolto tutti i giorni, anche se in maniera ridotta e con un riscontro inferiore rispetto alle giornate passate". Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com) "È una vergogna - ha commentato l'albergatore Fabio Ghedina del Nord Hotel - i miei ospiti in albergo sono stati 53 ore senza luce e molti sono partiti; tutta la merce dei frigoriferi è da buttare; nessuno ci ha dato notizie”. Anche l'albergatore Gianluca Lorenzi dell'Hotel Olimpia ha riscontrato alcuni disagi: "Il problema è enorme, abbiamo registrato partenze anticipate e questa mattina (sabato ndr) abbiamo avuto un'altra disdetta. La scusa ufficiale? La cattiva informazione: c'è chi diceva che ci avrebbero portato via i gruppi elettrogeni...”. E proprio questi gruppi e la provvisorietà di questa soluzione che prevede l'alto consumo di gasolio fa scaturire, nelle persone, la paura che finiscano le scorte. “Noi albergatori – ha commentato il presidente dell'Associazione Albergatori – Federalberghi Gherardo Manaigo – abbiamo fatto fronte all'emergenza nel migliore dei modi. Diversi alberghi erano dotati del gruppo elettrogeno e così si è risolto il problema almeno in parte, molti turisti si sono rivolti a noi per avere informazioni; ci vorrebbe un sistema di auto parlanti, fax, sms che arrivino agli albergatori in modo tale da dare notizie a quei proprietari di seconde case accorsi a riscaldarsi e a nutrirsi. Molta gente era nel panico e noi li abbiamo tranquillizzati”. Altre persone si sono lamentate: due turisti hanno così commentato la chiusura dei negozi il 26 dicembre: “Oggi è Santo Stefano, un giorno di festa e Cortina festeggia, lasciando che gli esercizi commerciali rimangano chiusi". Alla spiegazione che erano chiusi per mancanza di luce, i due turisti si sono scusati”. L'ospite napoletana al telegiornale di RAI1 esprimeva la sua rabbia perché i suoi figli erano venuti in vacanza a sciare e avevano trovato gli impianti chiusi e infine la signora che entrava nella Farmacia, rimasta aperta per le emergenze e chiedeva una crema antirughe”. Così è la vita anche a Cortina durante un evento eccezionale…

© il Notiziario di Cortina

CONDIVIDI