Presentato il libro: "Viaggio geologico"
27 Ottobre 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Il dottor Guido Roghi, la geologa Chiara Siorpaes e il presidente delle Regole Gianfrancesco Demenego (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
"Questa sera siamo riuniti per onorare la figura di Rinaldo Zardini, noto paleontologo scomparso nel 1988, che nella sua esistenza si distinse grazie a due caratteristiche fondamentali: il senso di umiltà e la costanza. Rivolse tutte le sue attenzioni alla paleontologia e alla fine ebbe, quale riconoscimento al suo operato la Laurea honoris causa" così il presidente delle Regole Gianfrancesco Demenego ha introdotto venerdì 24 ottobre l'incontro dedicato al noto paleontologo e botanico ampezzano in una sala espositiva gremita al piano terra de Ra Ciasa de ra Regoles.
Demenego, prima di passare la parola ai relatori della serata, ha consegnato alla curatrice Chiara Siorpaes la prima copia del libro: "Viaggio geologico a Cortina d'Ampezzo", progettato da Nicola Zardini Foloin. "Noi volevamo pubblicare un libro su Rinaldo Zardini da tempo - ha affermato Michele Da Pozzo, direttore del Parco Naturale delle Dolomiti Ampezzane - e abbiamo visto questa sera che Cortina quando si parla di natura, di parco o di quanto realizzato nel passato, risponde alla grande. Ed è una soddisfazione! Vorrei ringraziare tutti, in particolare la Regione Veneto che è sempre disponibile a finanziarci quando proponiamo determinate pubblicazioni".
La consegna della prima copia a Chiara Siorpaes (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
Il libro è il risultato che ha impegnato diverse persone per un anno e mezzo - ha commentato la geologa Chiara Siorpaes - ed è un percorso sui passi di Rinaldo Zardini, attraverso la suggestiva storia delle Dolomiti, alla scoperta degli indizi custoditi nelle rocce e nelle forme del paesaggio: affioramenti di fossili, orme di dinosauri, tracce di pesci, molluschi e coralli che attivano immaginazione ed emozioni su un remoto tempo geologico".
Il dottor Guido Roghi dell'università di Padova ha illustrato la figura di Rinaldo Zardini e l'operato prima e dopo di lui, ha mostrato il video "Il mare sui monti" di Giuseppe Taffarel andato in onda sulla RAI nel 1986 (Rinaldo Zardini con il suo allievo Paolo Fedele illustra come riuscì a reperire i fossili dalla roccia), e, infine, ha parlato dei recenti studi mondiali sull'ambra e in particolare sulle goccioline ritrovate nella conca ampezzana e sulle spettacolari inclusioni.
Il dottor Roghi ha raccontato la raccolta forsennata di materiale, compiuta sin dal 1935, da Zardini, fondamentale dal punto di vista scientifico. "Grazie alla passione e alla fotografia Rinaldo pubblicò diversi cataloghi, pubblicati dal 1966 al 1986, che erano veri e propri studi scientifici, necessari ai professori universitari e strumenti essenziali per conoscere il territorio".
Il lavoro di Zardini fu portato avanti dai suoi allievi. La ricerca scientifica ha poi permesso anche dopo Zardini di compiere dei passi in avanti soprattutto sulle ambre, in particolare quelle relative al Triassico trovate in quantità notevole presso il Rifugio Dibona. "Quella di Cortina non è la più vecchia - ha detto Roghi - risale a 320 milioni di anni fa però si tratta di spalmatura accumulata. Nel 1913 si ritrovò resina fossile a Santa Croce in Val Badia, nel 1973 Zardini trovò l'ambra a Cortina, nel 1980 è stata segnalata a Passo Falzarego.
Recenti studi hanno permesso di far risalire l'ambra della zona vicina al Rifugio Dibona e di Santa Croce al Triassico. Si è scoperto che la presenza di ambra nel Balaton, nell'Austria, nella Svizzera (Ginevra), nell'Arizona, in Sud Africa e in Argentina è dovuta a un evento globale, un clima umido che ha messo in crisi le piante presenti.
Tesi varie hanno permesso di individuare microrganismi all'interno dell'ambra: frammenti di un insetto dittero più antico al mondo, due specie di acari triassici Ampezzoa triassica e Triasacarus fedelei, pubblicati entrambi nel 2012, uno dei temi di un convegno internazionale che si è svolto a Padova dal 26 al 31 agosto 2014. (f.m.)
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