Codivilla - Putti: In attesa del Consiglio comunale di giovedì, oggi si è svolto l'incontro con Reolon
27 Ottobre 2014
Feliciana Mariotti
Archivio 2014
Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)
"Dopo l'incontro dell'11 luglio su 'Chi sta uccidendo il Codivilla - Putti', noi ci eravamo impegnati con orgoglio e ora siamo qui a dire: 'Abbiamo salvato il Codivilla!' con queste parole il consigliere regionale Sergio Reolon ha aperto oggi, alle 17.00, l'incontro in una sala cultura don Pietro Alverà piena di gente. Con lui c'era anche il capogruppo Lucio Tiozzo, mentre mancava l'onorevole Roger De Menech, segretario regionale PD. Nelle prime file erano seduti: l'amministratore delegato Massimo Miraglia, il direttore amministrativo Maria Lucia Cella De Dan, il direttore sanitario del Codivilla dottor Carlo Brusegan, i primari Federico Botto e Fabio Bellotto, la caposala del Codivilla Lena Nerella, i presidenti dei Comitati Sandra Scarpa Ghedina e Marina Menardi.
Reolon ha illustrato l'iter che ha fatto passare, con 23 voti, il suo emendamento. "Voglio ringraziare - ha detto - i 23 consiglieri che hanno votato a favore, i comitati di Cortina guidati da Sandra Scarpa Ghedina e Marina Menardi, l'Associazione Albergatori di Cortina e i dipendenti del Codivilla - Putti, non posso ringraziare l'amministrazione comunale e il capogruppo di minoranza Stefano Ghezze, che o non hanno capito niente o fanno finta di non capire. Vogliono vigilare e andare da Zaia, per fare che cosa? Non c'è nulla da decidere.
È già stato deciso tutto, se l'emendamento non fosse stato accettato non diremo più nulla, la società sarebbe messa in liquidazione e avrebbe iniziato un contenzioso che sarebbe durato anni.
Nel 2009 è finita la sperimentazione, i tre saggi incaricati a valutare il lavoro effettuato, alla fine hanno dichiarato che nel lavoro portato avanti c'erano elementi positivi e negativi; dopodiché non è stato fatto nulla. Il presidente della Regione Zaia non ha detto nulla, ora dice solo che il Codivilla - Putti è una struttura d'eccellenza". Reolon va giù dritto: "Mi chiedo come mai il sindaco Franceschi si svegli solo ora con la proroga di 30 mesi? Posso capire che il sindaco di Cortina non possa sapere e che il capogruppo Ghezze non sappia, ma Zaia sa, visto che ha i consulenti, e ha dichiarato: 'Nessuno voleva chiudere la struttura', ma i suoi atti andavano in tale direzione.
Il direttore dell'Ulss 1 Belluno Pier Paolo Feronato stava per mettere in liquidazione la società ed era intenzionato a indire una gara d'appalto per i 70 posti letto. Franceschi diventa paladino anche dei dipendenti, ma forse non sa che per lo più sono privati e che per diventare pubblici debbono fare il concorso? Inoltre con il Decreto salva Roma il socio pubblico può proporre di comprare le quote del privato, mantenendo la gestione per 5 anni. Da maggio ad oggi, 27 ottobre, non si è fatto nulla, anzi Zaia ha accolto il mio emendamento. Già la scorsa estate il sindaco Franceschi ha fatto sapere che voleva parlare con Zaia, oggi lo ripete. Ora però si è passato il limite".
"Abbiamo 30 mesi - ha continuato Reolon - questa è una conquista, ma non la soluzione definitiva. Il Codivilla - Putti deve diventare un'eccellenza europea; se fa concorrenza all'Ulss n.1, la colpa non è sua. Bisogna organizzare un tavolo per lavorare insieme, studiare una strategia, potenziare la struttura. Prima o poi si dovrà arrivare a una gara dove potrà vincere questo privato o qualcun altro.
La Regione autorizzi l'aumento dei posti letto, metta in vendita la struttura dell'Ulss. Bisogna far cambiare opinione al Comune di Cortina".
All'incontro è intervenuto Massimo Miraglia, amministratore del Codivilla - Putti. "Ringrazio i firmatari dell'emendamento, oggi Legge regionale - ha affermato - . Debbo dire la verità questa legge non mi entusiasma. Ci sono altri tre anni, che si aggiungono agli 11 già trascorsi. Mi fa piacere che qualcuno come Reolon abbia parlato di sanità e mi fa pure piacere che si parli d'eccellenza. Abbiamo 30 mesi, basterebbe anche un mese, ma utilizziamolo! Al centro della discussione si pone il problema su come organizzare la sanità, mi piace l'idea di quel tavolo di discussione, come socio e società sicuramente sarò presente. Se non ci fosse stato il taglio delle tariffe delle prestazioni noi non avremmo potuto avere bilanci in perdita (su undici bilanci solo quattro erano in passivo, il resto, sette, erano in attivo)".
É seguito l'intervento di Danilo Collodel segretario generale della Cgil: "Io sono grato di questo emendamento. Con quello del consigliere regionale Pietrangelo
Pettenò un gran numero di dipendenti del Codivilla - Putti rischiavano di rimanere a casa. Con la Spending review (la revisione della spesa pubblica) non ci sarebbe stato il concorso pubblico, l'alternativa sarebbe stata la gara d'appalto. Da domani bisogna lavorare su tre elementi fondamentali: servizio sul territorio, grande specializzazione e salvaguardia dell'occupazione. Al momento posso dire che il lavoro è salvo per molti.
Il primario Federico Botto ha detto: "A Cortina siamo bravi a farci del male da soli! Con 5 candidature, un ospedale ci farebbe comodo, non è semplice trovare persone disponibili a venire a Cortina, l'ultimo laureato, ha 53 anni. Chi parla di dipendenti pubblici, diciamo che ci sono solo due medici, il resto è tutto privato. Il Comune ci deve venire incontro. Guardiamoci in faccia e affrontiamo i problemi, visto che Cortina è una nobildonna decaduta. Un mese fa, abbiamo organizzato un congresso internazionale: è possibile che non si sia presentato nessuno dell'amministrazione a porgere il saluto!".
Fabio Bellotto ha continuato: Il Codivilla - Putti è convenzionato tramite cardiologia con tre università e ortopedia con 4 università che mandano i medici perché struttura d'eccellenza. Da quando abbiamo aperto cardiologia i costi per chi sta e viene a Cortina sono pari al ticket. Una delle prerogative della struttura è quella di potenziare i servizi sia per la popolazione che per i turisti. Per il dottor Carlo Brusegan a danneggiare l'operato del Codivilla - Putti sono i pregiudizi che hanno perseguitato la struttura dal 2007 ad oggi.
Reolon ha invitato l'amministrazione comunale a modificare il punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì 30 ottobre alle ore 18.00 e si è rivolto in particolare al consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina, unico rappresentante comunale. "Sono in forte imbarazzo - ha detto Ghedina - perché mi trovo per la prima volta tra due fuochi (il sindaco e il capogruppo di minoranza), che, per la prima volta, dicono la stessa cosa. Ho avuto la pazienza di ascoltare te, Reolon, Marina Menardi e Sandra Scarpa (sin dal 1979 si è battuta a favore del Codivilla) e mi sono fatto un'idea come amministratore. In commissione ho fatto capire il senso di questa Legge regionale. Da lì posso dire che il punto all'ordine del giorno non verrà cambiato. Dal canto mio appoggerò il Codivilla e proporrò un discorso a favore della struttura.
Lucio Tiozzo ha concluso il dibattito indicando che al comma 2 la Regione dà già un indirizzo alla gestione della struttura: mista con maggioranza pubblica, infine ha invitato tutti i cittadini a sostenere il pensiero di Gianpietro Ghedina.
IL COMUNICATO DELL'AMMINISTRAZIONE
Prima dell'incontro-dibattito in sala cultura don Pietro Alverà, il sindaco Andrea Franceschi aveva fatto arrivare alla stampa il seguente comunicato: “Grazie al presidente Luca Zaia per aver messo, di persona, i puntini sulle “i” sulla vicenda dell’ospedale: nessuno ha mai voluto chiudere il Codivilla ma, prima della Legge Reolon, si stava semplicemente modificando l'assetto societario ponendo fine a una sperimentazione che durava ormai da 11 anni". Tale affermazione si dice nel comunicato fa riferimento all’intervento del Presidente del Veneto ai microfoni di Radio Cortina. "Il presidente Zaia - dice Franceschi - ha ripetuto pubblicamente ciò che mi aveva sempre detto durante i nostri incontri e lo ha fatto perché i nostri cittadini potessero essere informati e, soprattutto, tranquillizzati: il Codivilla non è mai stato a rischio chiusura. Ora, possiamo dire a pieno diritto che, tra tanti allarmismi e proclami catastrofici, il Comune ha sempre mantenuto la testa sulle spalle, senza trasformarsi in un tifoso sfegatato di una soluzione piuttosto che di un'altra, ma pensando solo alla salute della gente. Assodato questo, l’amministrazione continua a pensare che la tanto sbandierata proroga di trenta mesi della sperimentazione pubblico-privata sia fondamentalmente un errore, perché allontana la sistemazione definitiva dell’assetto societario ospedaliero, lascia nell'incertezza i dipendenti e blocca, a data da destinarsi, investimenti per oltre 15milioni di Euro. Nell'attesa del Consiglio comunale di giovedì, quindi, ci fa piacere sapere che il presidente Luca Zaia è a fianco dell’amministrazione e di Cortina d'Ampezzo anche in questa importantissima partita”.
IL PUNTO ALL'ORDINE DEL GIORNO NEL CONSIGLIO COMUNALE DI GIOVEDÌ
Il sesto punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì 30 ottobre alle ore 18.00 verte sul futuro del Codivilla-Putti. Oltre a quando affermato sopra da Franceschi nel comunicato stampa, verrà chiesto alla Regione Veneto, tramite delibera, di:
- non procrastinare oltre la decisione su una sperimentazione, stabilizzandola nel caso in cui si ritenga che gli obiettivi della stessa siano stati raggiunti, chiudendola definitivamente e girando pagina, dando spazio a nuovi progetti di sviluppo, nel caso in cui invece si ritenga che gli obiettivi siano stati mancati;
- mantenere la struttura ospedaliera del Codivilla-Putti;
- tutelare le professionalità presenti mantenendo o incrementando la pianta organica;
- potenziare le unità di emergenza/urgenza;
- ampliare la piattaforma ambulatoriale a rotazione;
- introdurre strutture per il servizio di dialisi;
- individuare nel Comune, nella persona del legale rappresentante, l'interlocutore privilegiato per la definizione del piano di sviluppo del Codivilla - Putti.
LA POSIZIONE DEL CONSIGLIERE STEFANO GHEZZE
In Commissione consiliare a proposito del Codivilla il capogruppo di minoranza "Per la nostra Cortina" Stefano Ghezze ha affermato che bisogna che la posizione sul Codivilla sia chiara, mentre l'attività in Regione non lo è stata. Ha poi espresso preoccupazioni per i dipendenti e quanto all'incontro in sala cultura ha affermato: "A ridosso della tornata elettorale qualcuno usa il Codivilla a livello politico"(...).
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