LE NOSTRE MONTAGNE: UN PARADISO PER ANDARE CON LE CIASPE
02 Febbraio 2015
Feliciana Mariotti
Archivio 2015
Con le recenti nevicate, le nostre montagne si confermano il paradiso non solo degli sciatori, ma anche di chi non ama la velocità e preferisce perciò le ciaspe, vale a dire le racchette da neve. Sono tantissimi gli itinerari da compiere con le racchette ai piedi, giri che toccano alcune delle montagne più belle delle Dolomiti, dalle Tre Cime al Pelmo, dalle Marmarole alla Croda da Lago.
Foto www.bandion.it
Un classico è il giro delle Tre Cime, una delle icone dolomitiche: trovarsi al cospetto di questi giganti di pietra – così vicini che si riesce ad abbracciarli tutti con lo sguardo – è un'esperienza per cui vale la pena alzarsi presto la mattina. Dal passo Giau si sale verso la Croda da Lago tanto amata da Dino Buzzati passando per la piana di Mondeval.
I Lastoi di Formin si staglianoi massicci e compatti sulla sinistra, salendo; da forcella Ambrizzola si vede lo specchio del lago di Federa con il rifugio Palmieri abbarbicato lì di fianco. Ci si può anche incamminare attorno al Pelmo, chiamato anche il Caregon del Padreterno, il trono di Dio. Stando alla leggenda, dopo aver dato forma alle Dolomiti, Dio si sarebbe costruito questo trono sontuoso per riposarsi e ammirare per bene la meraviglia che aveva creato. Oppure ci si può conquistare la vista spettacolare dal Monte Rite.
Per chi, anche sulle ciaspe, non vuole rinunciare al gusto della competizione, c'è una serie di gare alle quali partecipare: la ciaspolata più lunga d'Italia – 42 chilometri e quasi duemila metri di dislivello – è la Ciaspalonga delle Marmarole, che parte da Auronzo a notte fonda, a metà febbraio. Diversi sono gli istruttori che accompagnano le persone in questi entusiasmanti giri.
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