Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)
(f.m.) Il Padiglione più bello della Biennale è quello dell'Olanda dove ampio spazio hanno le opere di Herman de Vries, l'ottantatreenne pittore, scultore, artista concettuale olandese e poeta.
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Il titolo del Padiglione: "to be all ways to be" è stato scelto da diversi curatori.
Si tratta di una frase poetica che Vries ha composto nel 1974: parole scritte a mano su diversi fogli di carta sparsi, che quando venivano letti permettevano di vedere le parole impresse quasi senza fine, cambiando ordine continuamente, secondo combinazioni diverse.
Esattamente come avviene nel tempo in cui l'uomo può fare esperienza del mondo, apparentemente senza fine, attraverso una molteplicità aspetti ontologici. Il compito assegnato a ogni essere umano sulla terra è quello di scoprire il processo, gli eventi che hanno permesso di diventare quello che è oggi e sarà in futuro.
Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)
Le sue riflessioni sulla natura, i suoi colori, i suoi oggetti trovano perfetta esaltazione nell’ecosistema della laguna e nel padiglione disegnato da Rietveld. La natura presenta e rappresenta se stessa, qui la natura è arte.
Un discorso profondo, mediante il quale Vries mostra le modalità secondo le quali noi interagiamo con la natura.
Significative le sue parole:
"to be here
to be this
what I see
I am
I am this
I am
where I dwell".
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