DA CORTINA AL TEXAS: IL TRIATLETA NICOLA ZARDINI “FOLOIN” CERCA LA QUALIFICA PER LA FINALE MONDIALE IRONMAN
05 Giugno 2015
Feliciana Mariotti
Archivio 2015
Nicola Zardini in Texas dopo la finishline (www.ilnotiziariodicortina.com)
(c.s.) Dopo aver conquistato la finale mondiale 2015 nel circuito Ironman 70.3 (1,9 km di nuoto, 90 km di bicicletta, 21 km di corsa), che si svolgerà a settembre, l’atleta ampezzano Nicola Zardini cerca ora la qualifica nella distanza regina (distanze doppie rispetto all’Ironman 70.3: 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta, 42 km di corsa).
L’ottimo risultato ottenuto nelle scorse settimane in Texas (23° di categoria; 6° nella classifica di rank mondiale a punti) fa ben sperare.
Le particolari condizioni della zona dove si è disputata la gara texana hanno reso l’appuntamento americano uno dei più duri del circuito.
Dopo nuoto e bicicletta, Zardini ha affrontato la sua frazione preferita, quella podistica: «Dopo cinque ore e trenta sulle due ruote, in cui ho cercato di risparmiare al massimo le energie, sono partito subito a un ritmo di corsa quanto mai elevato cercando una ulteriore rimonta, dopo aver constatato che le condizioni climatiche e troppa audacia avevano punito e ormai rallentato molti atleti».
Nicola Zardini in bicicletta in Texas (www.ilnotiziariodicortina.com)
Il traguardo di Zardini arriva dopo 3 ore e 50 di corsa, per un totale di 10 ore e 42 minuti complessivi.
Il triatleta ampezzano ha conquista la 23° posizione di categoria, quella 169° assoluta maschile, con un tempo cronometrico che è il 2° più veloce tra gli italiani e il più veloce nella maratona.
Un risultato di tutto rispetto considerando il livello globale dell’evento, le condizioni meteo e i ritiri anche illustri.
«Ho imparato a prediligere gare che, per circostanze ambientali, percorsi e clima, risultano essere più selettive di altre - ha commentato -. E questo più per la resistenza fisica e mentale che per le capacità tecniche, soprattutto nell’ultima frazione, quella podistica. Allenandomi in una località con condizioni spesso estreme ho sviluppato capacita di resistenza a condizioni per altri improbabili. A volte nelle difficoltà si nascondono reali opportunità e vantaggi».
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