FESTEGGIATI I 600 ANNI DI LEROSA, TRAVENANZES E OSPITALE
03 Settembre 2015
Feliciana Mariotti
Archivio 2015
(Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
L’1 settembre 1415 è una data fondamentale: la Regola di Vinigo vendeva alla Regola Alta di Lareto, proprietaria sin dagli inizi di tutti i pascoli sulla sinistra orografica del Boite, i pascoli di Lerosa e Travenanzes, l’ospizio e i terreni di Ospitale e proprio martedì 1 settembre, a Ospitale, le Regole d’Ampezzo, hanno voluto ricordare quell’avvenimento.
Nella chiesa di San Nicolò, San Biagio e Sant’Antonio Abate la Messa, accompagnata dalla Schola Cantorum, è stata concelebrata dal parroco decano don Paolo Arnoldo, da padre Michelangelo Menardi Menego, frate carmelitano di 92 anni, da don Giuseppe Pedandola e da padre Edwin Kozicki, guardiano polacco del convento dei Francescani, che si prende cura del Santuario della Madonna della Difesa.
Alla fine della messa il marigo Renato Zangiacomi della Regola Alta di Lareto ha dato inizio ai festeggiamenti nella signorile tensostruttura allestita nel prato all’esterno del luogo di culto. “Celebrare - ha detto Zangiacomi - non significa avere nostalgia, ma riflettere sulla storia. Spesso la nostra storia è stata frutto di scelte impegnative: l’allora acquisizione dei territori, veri gioielli naturalistici appartenenti alle Regole di Vinigo, rappresentò un notevole sforzo: 500 ducati d’oro, pari al valore di 2.750 pecore (servirono per riscattare i soldati presi in ostaggio dal capitano di Brunico durante la battaglia tra Cadorinie Austriaci del 1412 ndr). Oggi godiamo dei benefici dei nostri avi che debbono essere un esempio per la salvaguardia del territorio”.
Il marigo Renato Zangiacomi, Anne Menardi ed Elisabetta Zardini scrittrici della scenetta della Filodrammatica d'Ampezzo: "Lerosalandia", progetto di rilancio della zona a nord di Cortina da parte di un certo Piersilvio Frassenelli. (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
Nel suo intervento il presidente delle Regole Gianfrancesco Demenego ha messo in rilievo il ruolo delle proprietà collettive di Cortina d'Ampezzo, un tempo indirizzate a una gestione prevalentemente legata al patrimonio naturale di boschi e pascoli, oggi rivolta, per lo più, alla vocazione turistica del paese.
Demenego ha poi ringraziato l’archivista Loris Serafini per lo studio serio e approfondito, che ha portato alla luce alcuni elementi fondamentali per le Regole, come la scelta, fatta nel 1200, dalla Comunità di Vinigo riguardante l’uso del territorio che non poteva essere modificato da nessuno.
La festa è poi continuata con la scenetta della Filodrammatica d’Ampezzo, scritta da Anne Menardi ed Elisabetta Zardini e intitolata: “Lerosalandia”, un progetto di rilancio della zona nord di Cortina da parte di un certo Piersilvio Frassenelli, pronipote dell’unico vinighese che votò contro la cessione dei territori ad Ampezzo. Non sono mancati i riferimenti all’attualità e una serie di battute che hanno divertito i numerosi presenti.
I festeggiamenti si sono conclusi con un ricco buffet e tanta musica.
La scenetta della Filodrammatica d'Ampezzo (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
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