A Cortina, dopo Natale, la sottoscrizione dell’accordo per il treno delle Dolomiti
16 Dicembre 2015
Feliciana Mariotti
Archivio 2015
Avverrà a Cortina, fra Arno Kompatscher e Luca Zaia, la firma che andrà a suggellare il progetto del nuovo trenino delle Dolomiti. L'incontro tra i governatori rispettivamente di Alto Adige e Veneto avrà luogo dopo l'Epifania. Lo ha comunicato ufficialmente ieri mattina il Governatore regionale Luca Zaia all'emittente radiofonica locale, durante la consueta intervista settimanale del martedì.
A seguito di questa notizia, il primo cittadino ampezzano ha ritenuto di rilasciare alla stampa la seguente dichiarazione. «Sono felice di sapere che si è scelta Cortina per la sigla di questo accordo e siamo già pronti ad ospitare i due governatori in Municipio per l’incontro.
Personalmente sono entusiasta dell’idea del treno delle Dolomiti -conferma il Sindaco di Cortina Andrea Franceschi - e da parte nostra ribadisco che c’è totale disponibilità al sostegno di progetti per il futuro delle nostre montagne, soprattutto verso quelli che riguardano i Mondiali di Sci del 2021. Il treno — conclude Franceschi — rappresenterà una vera e propria rivoluzione per il nostro territorio, permettendo così a Cortina e alle Dolomiti di essere unite efficacemente alla viabilità internazionale.
«In base agli accordi presi dal presidente Zaia con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, la tratta fra Calalzo e Cortina dovrebbe essere pronta già per i mondiali di sci del 2021, - precisa l’assessore veneto all’Ambiente, il bellunese Giampaolo Bottacin, - e dovrebbe svilupparsi lungo la Valboite, vicino sostanzialmente al vecchio tracciato».
Zaia e Kompatscher hanno pensato le cose in grande. La ferrovia proseguirà poi da Cortina per Dobbiaco. In questo modo si creerà un anello. Da Dobbiaco il “treno delle Dolomiti” scenderà, quindi, da una parte fino a Lienz, dall’altra verso Fortezza, quindi Bolzano e Trento, e da qui risalirà lungo la Valsugana, puntando poi verso Feltre con la costruzione di un tracciato da Primolano in avanti. Da Feltre, dunque, verso Belluno e Calalzo.
A fine novembre la Regione aveva diffuso una cartina che metteva nero su bianco l’ambizioso progetto, che conteggia in 360 km la lunghezza di questo anello ed in 7 ore e 40 minuti il tempo di percorrenza. Da Calalzo a Cortina, i km sono solo 29 e ci vorrebbero 50 minuti per coprire il percorso; altri 50 per arrivare fino a Dobbiaco (a 28 km da Cortina). In verità, e per dirla proprio tutta, dal punto di vista dei tempi, il treno non è molto conveniente. La stessa cartina presenta, inoltre, tutta una serie di collegamenti con i grandi corridoi mitteleuropei.
I costi e la copertura? Ancora nessuno studio. La giunta Zaia si era limitata a dare il via libera a una delibera che approva il protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano per dar avvio alla fase operativa del progetto del collegamento ferroviario. Concretamente, la nuova linea connetterà Venezia all’Austria con una tratta che sarà in grado di sviluppare l’utenza turistica e quella locale.
L’intesa istituisce un gruppo di lavoro paritario tra le due Regioni e coinvolge nelle azioni di studio le Società Regionali Sistemi Territoriali spa e STA di Bolzano; prevede inoltre di sostenere gli studi progettuali e le indagini con fondi comunitari e fondi della legge sulle aree di confine.
«Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo infrastrutturale», aveva commentato Zaia a fine novembre, illustrando i contenuti della delibera, «insieme alla nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario regionale, nel cui ambito ricaveremo un apposito lotto dedicato al Bellunese per la realizzazione di quello che io voglio definire il “treno delle Dolomiti”, un mix tutto nuovo tra fascino turistico e utilità per viaggiatori e pendolari. Con la progettazione di questa nuova infrastruttura vogliamo che il futuro delle nostre montagne sia connesso strettamente con tutti i corridoi infrastrutturali europei».
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