ALLA GALLERIA BARATTI PREZIOSE OPERE DI ANTICHI MAESTRI
06 Febbraio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Ignazio Stern (Mauerkirchen 1679 - Roma 1748): “Canestra di fiori” olio su tela, cm 60 x73 (www.ilnotiziariodicortina.com)
Alla Galleria Baratti, in Corso Italia 90, continua l’esposizione di “Opere di antichi maestri dal XIV al XVIII secolo”. Tra i quadri più significativi vi sono quattro nature morte: due della grandezza di cm 24x29 e due di cm 34x39 dipinte a tempera su pergamena.
Questi pezzi meravigliosi sono attribuiti a Octavianus Monfort (attivo a Torino 1646 - 1696) e sono stati oggetto di studio da parte dei professori Giancarlo Sestieri e Mina Gregori che hanno riscontrato la qualità dei lavori.
Merita particolare attenzione un’altra natura morta, studiata da Sestieri: un olio su tela cm 57x39,5 di Andrea Scacciati (Firenze 1642 - 1710), artista operante alla corte medicea, famoso per questo genere di dipinti.
Degno d’interesse è la “Canestra di fiori”, olio su tela, cm 60 x73 di Ignazio Stern (Mauerkirchen 1679 - Roma 1748), opera pubblicata da Sestieri nel catalogo: “Antichi maestri dal XV al XVIII secolo”.
In galleria anche quadri che si rifanno alla ritrattistica, come “Il suonatore di liuto”, opera su tavola in quercia, cm 29x27, con cornice guillochè originale, già appartenente alla collezione Koellker, realizzata da un maestro operante in Italia nella prima metà del XVII secolo.
Maestro operante in Italia (prima metà del XVII secolo): “Suonatore di liuto”, olio su tavola in quercia, cm 29x27 (www.ilnotiziariodicortina.com)
Al mondo spirituale si rifà l’olio su rame cm 22x16,5 attribuito alla maestria di Girolamo Pesci (Roma 1679 - 1759) raffigurante la “Madonna con Bambino”. Tra le opere della galleria Baratti, spicca per importanza una preziosa edicola in legno policromo di area toscana, opera di un anonimo artista della seconda metà del Quattrocento raffigurante nella lunetta superiore l’ “Annunciazione” e nel tondo centrale la “Madonna con il Bambino”. L’autore in questo lavoro si rivela profondo conoscitore della lezione di Leonardo, in quanto raffigura sullo sfondo un paesaggio della campagna toscana, simile a quello che si ritrova nelle opere del noto artista rinascimentale. Attualmente l’opera è visibile al Museo Rimoldi nella mostra “Imago Aphrodite. La bellezza muliebre dal XV al XX secolo”, che è stata nuovamente allestita e spostata al secondo piano de ra Ciasa de ra Regoles e che rimarrà aperta sino al 30 marzo.
Feliciana Mariotti
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