CONSIGLIO COMUNALE DI TRE COMUNI A FAVORE DELL’IDENTITÀ LADINA
06 Febbraio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Consiglio comunale di tre comuni per l'identità ladina (Foto Feliciana Mariotti- www.ilnotiziariopdicortina.com)
Il Consiglio comunale di mercoledì 3 febbraio è destinato a rimanere negli annali: i tre Comuni Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia e Livinallongo di Col di Lana, all’unanimità, hanno votato l’atto di indirizzo per preservare l’identità storico-culturale e linguistica ladino-tirolese presentato nei nove punti; sono stati definiti la sede e le quote da attribuire alla rappresentanza nell’Euregio; inoltre è stata modificata la convenzione per la disciplina dei rapporti tra i Comuni e le Unioni al fine di valorizzare la cultura ladina attraverso l’istituto “Cesa de Jan”. “Nell’epoca della globalizzazione, che porta al degrado ambientale e alla perdita dell’identità culturale, - ha esordito il sindaco di Cortina Andrea Franceschi - valorizzare la propria storia, la lingua e la cultura deve essere visto come elemento di apertura al mondo. Tutti ci auguriamo che i nostri figli girino il mondo, ma devono conoscere le proprie origini. Come gli alberi per crescere sani e rigogliosi hanno bisogno di radici solide, così i nostri giovani hanno bisogno di tradizioni profonde. Vivere nell’epoca della globalizzazione dove tutto è a portata di un clic ha sicuramente aspetti positivi, ma ci sono anche quelli negativi. Un ringraziamento va ai rappresentanti delle Unioni Ladine che hanno compiuto un percorso difficile, focalizzando l’attenzione a temi profondi”. Nella sala colma di consiglieri, segretari comunali e rappresentanti ladini, accanto al primo cittadino di Cortina c’erano Paolo Frena, sindaco di Colle Santa Lucia, che ha evidenziato come non si possa ignorare la propria origine, e Leandro Grones sindaco di Livinallongo di Col di Lana che ha letto una nota di Bruno Dorigatti, presidente del Consiglio della provincia di Trento, che affermava: “Non tutti oggi avrebbero scommesso sulla nascita dell’Egregio (istituto che vede la collaborazione di due stati, Italia e Austria, e tre province: Tirolo, Osttirol e Trentino ndr), che ci può far superare le distanze e capire la lezione della storia”.
La segretaria generale Valentina Piffer (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
Dopo una esaustiva spiegazione dell’Euregio e del Ject (Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale) da parte della segretariagenerale Valentina Piffer e l’intervento dell’assessore Giuseppe De Tomas, Luca Agostini, presidente dell’Istituto culturale Cesa de Jan a Colle, ha letto le nove richieste fondamentali proposte dai tre Comuni:
- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici la costituzione di un organismo dei tre comuni per promuovere e sviluppare la cultura e la lingua ladina del territorio;- tenere vivo e rafforzare il legame storico, culturale e linguistico con i territori del Tirolo austriaco, Sudtirolo e Trentino, in particolare con le popolazioni presenti nelle valli Badia, Fassa e Gardena;- monitorare l’iter innescato dal Referendum del 2007 in ottemperanza alla Legge vigente;- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici l’adozione di norme di Legge per la conservazione e il rafforzamento delle lingue Ladine parlate nei tre comuni, sia attraverso l’insegnamento della lingua scritta e orale nelle scuole, sia attraverso il rafforzamento del legame culturale, linguistico e amministrativo delle valli Badia, Fassa e Gardena;- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici l’adozione di norme per l’introduzione della lingua ladina come lingua ufficiale nella pubblica amministrazione;- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici l’adozione di norme che prevedano almeno per la scuola dell’obbligo l’insegnamento della lingua tedesca come lingua appartenente alla cultura tirolese dei nostri comuni e come lingua di contatto con le popolazioni del Tirolo storico;- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici le introduzioni di norme che favoriscano la conservazione del patrimonio storico, rurale, naturalistico e paesaggistico ladino;- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici l’introduzione di norme e l’adozione di misure che favoriscano la residenza della popolazione autoctona;- promuovere a tutti i livelli istituzionali e politici l’adozione di norme e di interventi specifici in campo economico, caratterizzati dalla componente storica culturale e linguistica ladina che rafforzino il legame economico con le valli Badia, Fassa e Gardena.
Luca Agostini mentre legge i nove punti (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
Agostini svolgerà il compito di rappresentante delle tre comunità nell’Euregio a titolo gratuito e avrà diritto solo al rimborso spese per la trasferta ripartite nel seguente modo in relazione alla popolazione: 5% Colle, 77% Cortina e 18% Livinallongo di Col di Lana. È stata scelta la Cesa de Jan di Colle, quale sede di rappresentanza in seno all’Euregio, e in Consiglio comunale i tre Comuni hanno deliberato un aumento di capitale (Colle 4mila euro, Cortina 30mila e Livinallongo 7mila), da destinare ai progetti ladini.
I COMMENTI DI LUCA AGOSTINI ED ELSA ZARDINI E BRUNO DIMAI
“Si apre la prospettiva di un cammino comune, sincronizzato che permette di ribadire la nostra identità - ha commentato Luca Agostini, presidente dell’Istituto culturale Cesa de Jan a Colle -. Dopo tanti anni con l’Egregio viene dato finalmente riconoscimento di appartenenza al territorio”. “Siamo soddisfatti - ha detto Elsa Zardini Soriza, presidente dell’Union de i Ladis de Anpezo - finalmente abbiamo raggiunto un obiettivo, questo è un risultato storico partito nel lontano 2000”. Presente anche Bruno Dimai Fileno, primo assessore alla cultura ladina, che ha così commentato l’avvenimento: “Con l’amministrazione di Paolo Franceschi nel 2000 avevamo fatto la richiesta ma era in fase embrionale". Rifatta nel 2011, solo il 28 maggio 2014 è stata accettata, quando Elsa Zardini ha incontrato Arno Kompatcher, presidente della Provincia Autonoma coi Bolzano, e l'assessore Florian Mussner. Così finalmente a ottobre è iniziato il percorso che ha portato all'entrata nell'Euregio.
Feliciana Mariotti
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