COMUNE: “IL PROGETTO FARAONICO” DI RIQUALIFICAZIONE DELL'EX FERROVIA
19 Febbraio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Foto Feliciana Mariotti (ilnotiziariodicortina.com)
TESTO DI FELICIANA MARIOTTI Questa mattina, in sede di commissioni consiliari, si è discusso della proposta di partenariato pubblico-privato per l'intervento di riqualificazione urbana, in aree pubbliche, nella zona dell'ex stazione ferroviaria. In particolare è stata letta, dall'architetto Stefano Zardini Lacedelli, la relazione in dieci pagine dell'Ufficio Urbanistica per avere un parere preliminare della II Commissione.Il progetto preliminare, presentato in data 25 luglio, dal Pool Engineering srl di Conegliano, prevede: un comparto residenziale, uno commerciale, uno ricettivo comprensivo di un auditorium, dotato di almeno 380 posti a sedere, parcheggio minimo 550 posti, sottopassaggio sotterraneo di Via Marconi con accesso al terminal dei trasporti urbani ed extraurbani e al parcheggio pubblico, sottopasso di collegamento al piazzale di Largo Poste. Dal punto di vista economico si parla di 83.133 milioni in opere, 10 milioni in spese tecniche. I promotori hanno chiesto un nuovo dimensionamento che prevede di superare il limite dell'altezza, previsto dalla scheda in tre piani, distribuendo meglio la composizione dell'area e riducendo lo spazio pedonale. Zardini Lacedelli ha sottolineato che le altezze dei nuovi edifici, che si spingono fino a sei piani fuori terra, comporteranno un impatto ambientale con limitazioni dei coni visuali e creazioni di ampie zone d'ombra. Su una superficie di 24.427 mq, il volume residenziale di progetto è pari a 4.000 mc. Della zona dell'ex stazione è stato preso in considerazione per l'intervento lo spazio dall'edificio ex curling all'area del mercato in quanto, dall'ex edificio del curling alla stazione della Funivia Faloria, l'area appartiene a diversi proprietari anche privati. Quindi il Pool Engineering srl ha preso in considerazione la parte pubblica di 4.000 mc e dovrà poi tener conto delle zone dell'ex albergo Italia, di una parte del giardino Cantore, dell'edicola, delle aree gravate dall'accordo Anas e del terreno privato d'interesse paesagistico che sta a monte del fabbricato dove sono ubicati l'ufficio Ski-pass e il Consorzio. Questi ultimi, la sede dei vigili, la scuola di musica, la biglietteria Se-Am e l'area mercato verranno spostati in altra sede. "Naturalmente sarà necessario – ha sottolineato Zardini Lacedelli – verificare le aree relative allo skipass, parte crollata dell'edificio curling, bocciofila ed edicola”. Il consigliere e presidente di Commissione Stefano Dandrea ha subito comunicato le sue perplessità sulle dimensioni, sui costi del progetto e sull'aspetto estetico delle future costruzioni, evidenziando la severità della relazione portata dall'ufficio tecnico. Molte le perplessità espresse durante la riunione. Il consigliere Gianpietro Ghedina ha espresso le sue riserve relative alla volumetria, il consigliere Rocco Dal Pont ha sottolineato la necessità di capire i possibili vincoli tra trasporto-viabilità, anche in relazione al treno delle Dolomiti, e la compatibilità delle due figure, Saccon e Zago legate all'amministrazione per la redazione dei PAT e ora nel Pool Engineering srl.Il capogruppo di minoranza Stefano Ghezze ha affermato: “Il progetto è faraonico. L'amministrazione avrebbe dovuto interloquire con il Pool per apportare le modifiche ritenute indispensabili, almeno per sua soddisfazione politica, e questo non è avvenuto. Ora la situazione è fuori controllo. Il fatto che l'assessore Adriano Verocai dica di essere spettatore è allarmante! Sicuramente se non avessimo presentato le interrogazioni in merito all'argomento non sarebbe stato trattato”. “Trascorsi i sette mesi era necessario avere una relazione urbanistica - ha detto il consigliere Dandrea – ora la Giunta farà le proprie considerazioni”.
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