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DOMANI NELLA GALLERIA CONTINI APERITIVO PER GLI 85 DI MARTA MARZOTTO

26 Febbraio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Stefano Contini e Marta Marzotto ( Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)   TESTO DI FELICIANA MARIOTTI
Domani, sabato 27 febbraio, alle ore 18.00, Stefano Contini apre la sua galleria, in piazzetta Silvestro Franceschi 7, per l’aperitivo dedicato agli 85 di Marta Marzotto, festeggiati, in forma privata, il 24 febbraio. L'evento sarà anticipato alle 17.00 dai saluti in musica del Cortpo Musicale di Cortina.
Quella di Marta è stata una vita interessante che, durante una delle sue mitiche cene di febbraio insieme a Milena Milani, la contessa stessa raccontò, per sommi capi: la nascita in povertà a Reggio Emilia, il periodo in cui lavorò come mondina, l’incontro con il conte Umberto Marzotto, la nascita dei figli, la storia con il pittore Guttuso, il momento dell’abbigliamento della linea “Marta da legare”, disegnata personalmente per i magazzini Standa dove ogni donna poteva finalmente indossare abiti eleganti a prezzi convenienti e, infine, l’idea geniale dei caftani colorati da mettere sia d’estate che d’inverno.
L'opera di Mario Arlati (www.ilnotiziariodicortina.com)
Oggi la vulcanica contessa continua a fare beneficenza, adora le feste, i balli e ama trascorrere lunghi periodi con i nipotini. Domani pomeriggio sarà, insieme al figlio Matteo Marzotto, nella Galleria Contini per ammirare le nuove opere di Mario Arlati ed Enzo Fiore, i due artisti che usano la materia come mezzo di espressione.
L’arte di Mario Arlati, informale-materica, dà vita a dipinti, i cui “corpi” sono molto altro, sono terra, natura che di colpo si lacera per lasciare intravedere attraverso le crepe-fessure, il colore, la vita.
Le cromie spaziano da registri più freddi, come il blu e il nero (ombre e buio), a quelli caldi del giallo e del rosso (luce e passione), sino ad arrivare al bianco simile a calce. I dipinti di Arlati esprimono dualità: nel colore e nell’essenza (corpo/anima).
Le composizioni di Enzo Fiore, pregne di profondità materiali e concettuali, si esprimono attraverso ritratti, paesaggi e immagini di animali che riproducono gli originali.
Una delle vedute di Enzo Fiore (www.ilnotiziariodicortina.com)
L’attenzione dell’osservatore viene catturata in primis dalla tridimensionalità delle opere, si sposta lentamente, ma consapevolmente con l’approssimarsi alla tela, sui materiali di cui l’artista si serve, innescando in chi ne fruisce un vortice di stupore, curiosità, riflessione, timore, amnirazione.
Il materiale organico modifica l’orizzonte percettivo: vita e morte, creazione e distruzione, anima e materia convivono e si insinuano in ogni centimetro della tela.
In galleria anche l’artista poliedrica e amica di Marta: Carla Tolomeo con le “Sedie-scultura”, oggetti della vita quotidiana, sapientemente modificati in opere antropomorfe e sensuali, grazie ai pregiati materiali utilizzati e alle forme ammiccanti.
Lavori “metafisici” che si rifanno all’arte di Giorgio De Chirico, contaminati da una vivace “fantasia creativa” presente nei colori, nelle forme e nei materiali adoperati.

© il Notiziario di Cortina

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