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LUTTO PER CORTINA: È MANCATO RENATO BALSAMO

19 Luglio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
È scomparso, ieri mattina, nella sua Sorrento Renato Balsamo, artista, docente, preside dell’Istituto Statale d’Arte e direttore del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. Renato Balsamo era nato a Napoli nel 1937 da genitori sorrentini. Iniziò gli studi artistici nel 1953 presso l’Istituto Statale d’Arte di Sorrento e già dal 1954 partecipò a mostre nazionali e internazionali. Trasferitosi a Torino nel 1957, continuò i suoi studi e si iscrisse all’Accademia Albertina di Belle Arti, per poi passare all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si diplomò nel 1961. Arrivò a Cortina nel novembre 1961 e iniziò l’attività di docente presso l’Istituto Statale d’Arte. Nella Regina delle Dolomiti conobbe e sposò Mina Buscicchio, nipote di Rachele Padovan. Dal matrimonio nacquero due figlie: Maia e Jara. Incontrò e divenne amico del famoso collezionista d’Arte del Novecento, Mario Rimoldi, che gli mise a disposizione un atelier e gli acquistò diverse opere. Alla Galleria d’Arte Moderna Mario Rimoldi è esposto un suo dipinto, raffigurante il collezionista. Nel 1963 Giuseppe Marchiori lo presentò nella personale al Circolo Artistico di Cortina. Grazie a Rimoldi e alla Padovan conobbe artisti, intellettuali, personaggi del cinema e dello spettacolo. Nel 1970 assunse la direzione dell’Istituto Statale d’Arte di Cortina d’Ampezzo, che mantenne fino al 1982. Nel 1973, per conto delle Regole d’Ampezzo e per volontà di Rosa Braun, vedova Rimoldi, realizzò il Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” del quale fu direttore sino al primo ottobre 2010. Il museo si arricchì di molte opere; grazie a lui, le Regole ottennero la collezione di Alis Levi e opere di inestimabile valore di Zoran Music, Renato Guttuso, Mimmo Rotella, Guido Cadorin, Aldo Borgonzoni, Francesco Casorati, Armando De Stefano, Cesarina Seppi, Carmine de Ruggero, Gabriele Mattera… solo per citarne alcuni. Lottò con tutte le sue forze per potenziare le attività e le offerte del Museo, prendendo accordi e progettando possibili fusioni con alcuni grandi Musei ed enti italiani, ma diverse difficoltà glielo impedirono. L’impossibilità di esporre in contemporanea tutte le opere per mancanza di spazio lo costrinse a puntare sulla rotazione periodica. Incominciò il prestito delle opere a mostre nazionali e internazionali, fondamentale per promuovere il nome e il prestigio della collezione Rimoldi nel mondo. A lui si devono i due cataloghi, quello del 1982 e quello del 2010 che raccolgono tutte le opere del Museo. Raccontava spesso e anche scrisse nel secondo catalogo che “La costituzione del Museo, che oggi è uno dei più importanti contenitori d’arte contemporanea del Veneto, conobbe diverse traversie e non fu così semplice come si potrebbe credere (…)”. Uomo di carattere, amò la sua vita d’artista e partecipò a diverse mostre in tutta la penisola. Il grande giornalista e scrittore Sergio Tazzer ha scritto: “Di Renato Balsamo restano i suoi stupendi ritratti e le nature vive, i suoi olivi, i suoi paesaggi mediterranei e le montagne che hanno visto una parte della sua bella esistenza”. Feliciana Mariotti

© il Notiziario di Cortina

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