IERI L’INCONTRO TRA LA FONDAZIONE E L’ASSOCIAZIONE ALBERGATORI DI CORTINA
20 Luglio 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
Gianluca Lorenzi (Foto Feliciana Mariotti)
Si è svolta ieri, all’Alexander Girardi Hall, l’assemblea dell’Associazione Albergatori e Federalberghi di Cortina d’Ampezzo. “La riunione - spiega Gianluca Lorenzi presidente dell’Associazione Federalberghi di Cortina - ha avuto un ruolo importante perché, per la prima volta, i rappresentanti della Fondazione Cortina 2021 hanno incontrato gli albergatori associati. In particolare si è definito il ruolo della fondazione nei riguardi degli albergatori e quello che la Fondazione si aspetta da chi gestisce le strutture alberghiere”. L'amministratore delegato Paolo Nicoletti della Fondazione ha voluto conoscere il parere degli albergatori. Prima di allora la Fondazione aveva incontrato solo il direttivo o il presidente. “Si è parlato - spiega Lorenzi - del ruolo della Regione non solo per ottenere i contributi necessari agli associati per compiere i lavori di ristrutturazione, ma sopratutto per far conoscere la normativa per ampliare la parte degli ambienti interrati e seminterrati, che attualmente le Leggi Regionali non permettono. Si è discusso della richiesta da fare alla Regione per accelerare, dal punto di vista burocratico, l’ampliamento o la variazione urbanistica”. Nicoletti ha voluto chiarire quello che la Fondazione si aspetta dalle strutture ricettive nell’ospitare i delegati e i turisti e ha precisato il ruolo che avrà l’ente: essere un tramite con le figure politiche che possono creare un contatto diretto con le istituzioni per facilitare, a livello burocratico, gli standard richiesti. “Tramite la Regione - aggiunge Lorenzi - si possono avere Fondi europei, che si aggirano attorno ai 200mila euro, ma stiamo lavorando per poter ottenere investimenti importanti che spaziano dai 600mila euro a un milione e 200 mila euro. Il problema è l’accesso al credito da parte delle banche. Se arrivano i contributi europei, questi costituiscono solo una piccola parte, quella più grossa deve metterla il privato facendo un mutuo di quindici anni, che dovrà essere dilazionato nel tempo per poter dare ampio respiro agli albergatori”.Feliciana Mariotti
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