DOMANI 5 LUGLIO ALL’ALEXANDER GIRARDI HALL PAOLO SORRENTINO
04 Agosto 2016
Feliciana Mariotti
Archivio 2016
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Un celebre motto afferma “Audentes fortuna iuvat”, dove la fortuna oggi viene interpretata come la capacità di individuare il momento ideale per compiere le scelte più giuste; dove la fortuna oggi ha un significato chiaro: avere una buona salute, una solida istruzione, compiere un duro lavoro, avere la capacità di fare tesoro delle proprie esperienze, l’abilità nell'assecondare le fasi negative e guardare sempre avanti. Se vogliamo pensare a una persona che ha competenze, capacità ed esperienze questo è Paolo Sorrentino, uomo fortunato, nato sotto una buona stella, a Napoli, nel quartiere del Vomero, il 31 maggio del 1970, dove decide di rischiare, facendo della propria passione per il cinema un mestiere. Ha una carriera in salita: nel 1994 dirige, insieme a Stefano Russo, il cortometraggio Un paradiso , poi lavora come ispettore di produzione per Il verificatore di Stefano Incerti e vince quindi il Premio Solinas con la sceneggiatura Napoletani. Successivamente si fa le ossa in televisione e firma il corto L'amore non ha confini, che segna il principio della collaborazione con la Indigo Film di Nicola Giuliano, che produrrà tutti i suoi film. A questa esperienza dietro la macchina da presa seguono alcuni copioni per registi piuttosto conosciuti, fra cui Michele Placido. Nel 2001 Sorrentino esordisce nella regia di un lungometraggio con L’uomo in più, che viene presentato al Festival di Venezia. Il film vince il Ciak d'Oro per la migliore sceneggiatura e il Nastro d'Argento per il miglior regista esordiente. Nel 2002 il regista partecipa al documentario collettivo La primavera del 2002. Due anni più tardi dirige Servillo ne Le conseguenze dell’amore, che si aggiudica cinque David di Donatello e quattro Nastri d'Argento e viene incluso nel concorso del 57° Festival di Cannes. Grazie a questo film Sorrentino si impone all'attenzione internazionale. Nel 2008 collabora per Il Divo, il racconto per immagini di una parte della vita di Giulio Andreotti, quest'ultimo film riporta Sorrentino sulla cresta dell'onda. Il 61° Festival di Cannes gli assegna il Premio della Giuria, l'Academy lo include nella cinquina del miglior trucco, l'Ente David di Donatello lo premia con sette riconoscimenti e il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani lo sorprende con quattro Nastri d'Argento. Nel 2009 Paolo Sorrentino affianca il cinema all'impegno sociale, immortalando gli effetti del terremoto dell'Aquila nel video-reportage L'assegnazione delle tende. Il Festival francese ospita anche La grande Bellezza (2013), che si aggiudica nove David di Donatello, cinque Nastri D'Argento e quattro EFA (Oscar europei), a cui si aggiungono il Bafta, il Golden Globe e soprattutto l'Oscar per il miglior film straniero. Infine c’è Youth - La giovinezza (2015), una delle tre pellicole italiane del 68° Festival di Cannes. Il regista è a Cortina, già oggi, ma domani all’Alexander Girardi Hall alle 18.00, ospite di Una Montagna di Libri , sarà per il pubblico della Regina delle Dolomiti.
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