L'INCONTRO CON IL PREMIO NOBEL 2001 MICHAEL SPENCE
20 Febbraio 2017
Feliciana Mariotti
Archivio 2017
Francesco Chiamulera e Michael Spence (Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com)
Fondamentale e inevitabile è stata per Spence l'economia globale, la crescente liberalizzazione degli scambi di beni e servizi, unita ai trasferimenti di conoscenze e tecnologia. L'esito del primo processo è stata la creazione di un mercato mondiale; il secondo fattore, la conoscenza, è stato il bene più importante per il capitale umano. Un ruolo fondamentale ha avuto la Cina, rispetto anche ad altri paesi, e internet nel mondo del lavoro, visto che si è assistito allo sviluppo dell'intelligenza artificiale e la tecnologia ha avuto il sopravvento. Molti lavori manuali hanno subito una trasformazione e sono diventati tecnologici (il computer ha sostituito il lavoro umano), si è quindi avuto lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Dieci anni fa si è verificata una nuova rivoluzione: la decodificazione dell'intelligenza artificiale, che ha determinato la scomparsa dei lavori a medio reddito. La rivoluzione tecnologica infatti ha portato benefici diseguali nel mercato del lavoro, aumentando le retribuzioni per lavoratori ad alta specializzazione e riducendole per i cosiddetti "routine jobs".Un ruolo importante quindi hanno avuto il progresso tecnologico e l'apertura dei mercati perché sono stati fonte di sviluppo e convergenza economica tra Paesi ricchi e Paesi non più poveri, ma sono anche stati possibili cause dell'ampliamento della disuguaglianza all'interno dei singoli Stati. Un ruolo importante ha ora, per il raggiungimento di una forte crescita inclusiva a livello nazionale, necessario per rianimare una classe media in declino, il rilancio dei redditi stagnanti e la riduzione della disoccupazione giovanile.
Il premio Nobel 2001 Michael Spence (Foto Feliciana Mariotti (www.ilnotiziariodicortina.com)
Spence ha ricordato come i governi siano fattori determinanti della crescita economica di un Paese. Il problema negli USA non è stata la crescita, ma la redistribuzione, nell'Unione Europea la lenta crescita. Per il Premio Nobel, Tramp ha vinto perché ha ascoltato la classe media e ha prodotto un programma economico lodevole: infrastrutture, deregulation, redistribuzione. Sei anni fa Spence pensava che nessuno Stato sarebbe uscito dall'Unione Europea. A suo giudizio la Brexit deve essere interpretata positivamente, nel senso che deve provocare un cambiamento della governance stessa dell'Europa, ponendo dei parametri, garantendo l'adozione di politiche più omogenee. Per Spence un paese che ce l'ha fatta è la Germania, una nazione che ha strutture rigide e ha affrontato la globalizzazione come sfida, creando un sistema di prevenzione in grado di non far chiudere le fabbriche. Tra le potenze riconosce che la Russia sta mostrando la sua forza, soprattutto dal punto di vista economico, anche se ha problemi legati alla tecnologia.In futuro vede la Cina come pilastro di un'economia globale aperta (un ruolo appartenuto a Stati Uniti ed Europa), l'apertura delle frontiere (chiuse da Trump che pensa di fare accordi con i singoli stati) e la negoziazione di Cina ed Europa. La stessa Cina, che non sostituirà mai gli Stati Uniti, (ora con la chiusura di internet stanno rallentando crescita e sviluppo) sta creando una banca di investimenti, anche a livello marittimo, per influenzare il resto del mondo. E l'Italia? Con il debito pubblico alto, il governo non può fare molto, il debito privato è piccolo: questa è una garanzia per la tenuta del sistema. L'Italia deve attuare un controllo su internet e, in quanto responsabile, deve ricapitalizzare le banche.Tra vent'anni si assisterà al successo dei paesi in via di sviluppo. La Cina avrà un alto reddito, l'India avrà un ruolo importante a livello globale e il mondo sarà più omogeneo. Se l'invecchiamento sarà destinato a rallentare il mercato del lavoro, la crescita a lungo termine avverrà grazie alla tecnologia. Fondamentale per l'Italia sarà investire sull'istruzione e sulle infrastrutture. In conclusione Spence ha detto che non ha senso pensare alla stagnazione secolare, il mondo sta rallentando, ma l'uomo deve agire a livello conservativo, si assisterà all'investimento nel capitale umano, si avrà più tempo libero, anche se l'uomo dovrà affrontare il problema della distribuzione del reddito. Ulteriori approfondimenti si possono trovare nel libro di Spence: "Convergenza inevitabile", in vendita presso la Libreria Sovilla. Prossimo appuntamento con Cortina 2021 il 27 febbraio alle ore 18.00, nella Libreria Sovilla, Alessandro Fusacchia, già Capo di Gabinetto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, parlerà del suo romanzo "I Solitari".Feliciana MariottiPubblicazione anche parziale riservata