ALLA GALLERIA CONTINI DI CORTINA UN'ANTICIPAZIONE DELLA GRANDE MOSTRA DI MANOLO VALDÉS
22 Febbraio 2017
Feliciana Mariotti
Archivio 2017
Reina Mariana" (bronzo, 2011, 108x82x52) Foto Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com
Manolo Valdés Perfil con Mantilla Bordada, 2013 olio su tela, cm 200x137- www.ilnotiziariodicortina.com "La mostra a Venezia riunirà una quarantina di lavori che evidenziano l'universo creativo dell'artista spagnolo, noto per i ritratti femminili - raccontano Stefano e Riccarda Contini -, abbiamo così cercato le opere più significative della sua carriera, che sottolineano la figura di Valdes, un uomo eclettico e poliedrico.Si potranno ammirare affascinanti sculture con volti di donne, statue equestri e altri soggetti riprodotti in alluminio, bronzo, ferro, legno, alabastro e, su grande scala, meravigliosi dipinti e collage".Entrando nella galleria cortinese si rimane folgorati dalla bellezza della "Reina Mariana", la scultura che si rifà alla famosa opera di "Las Meninas" di Diego Velázquez.Estrapolata dal contesto e resa tridimensionale, l'opera di Manolo Valdes, pur mantenendo una certa regalità appare arricchita di una vitalità sconosciuta al pittore barocco, vissuto alla corte del re Filippo IV di Spagna.Il lavoro di Valdes indaga da un lato le qualità delle opere, dall’altro rivela un sottile lavoro di appropriazione che, attraverso dettagli dei lavori di grandi maestri come Matisse, Manet, Goya, Picasso, ecc., dà vita a un'opera che ha uno stile personale frutto di una revisione storica che però conserva il valore del soggetto originale.Il maestro, uno dei più importanti artisti spagnoli dell’ultimo secolo, sarà a Venezia, nella Galleria Contini, il 20 maggio in occasione dell'inaugurazione della personale. La mostra si svolge durante la 57° Esposizione Internazionale organizzata dalla Biennale di Venezia, che l'artista conosce bene in quanto, nel 1999, vi partecipò all'interno del padiglione spagnolo.Nella sede cortinese le tre opere di Valdes sembrano dialogare con i lavori di Julian Schnabel ("Cinese" 2002 olio su tela cm 206x172), Marc Quin ("Missisipi Mud flat", 2008, olio su tela cm 168,9x 252,1) e Fernando Botero ("Jumping", 2004, bronzo 67x50,30, "Trainer and horse" 2008, olio su tela,128x100, "The Studio", 2010 carboncino su tela 129x99). Interessanti sono anche i lavori di Indiana, Mitoraj e Cesetti; maestri che, con le loro opere, hanno lasciato un segno nel mondo dell'arte.Feliciana Mariotti
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