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10 MARZO ALL'HOTEL CRISTALLO: INCONTRO "CERVELLO, MENTE, EDUCAZIONE. MONTESSORI E LE NEUROSCIENZE"

08 Marzo 2017
Feliciana Mariotti
Archivio 2017
Venerdì 10 marzo, alle ore 21.00 all'Hotel Cristallo,  si svolgerà l'incontro: "Cervello, mente, educazione Montessori e le neuroscienze" con il professor Raniero Regni, ordinario di pedagogia sociale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università L.UM.S.A. di Roma e il professor Leonardo Fogassi, docente di Neurofisiologia e vice direttore del Dipartimento delle Neuroscienze all’Università degli Studi di Parma.
L'evento è organizzato dal Centro Montessori di Cortina.
“Il bambino padre dell’uomo”, questo il verso di un poeta romantico inglese che Montessori ha reso famoso riempiendolo di nuovi significati scientifici ed educativi. I primi anni di vita rappresentano il momento più costruttivo della personalità umana e tutta l’educazione rivolta ai bambini rappresenta il fondamento dello sviluppo successivo. È il periodo che Montessori ha chiamato della “mente assorbente”, gli anni magici di cui quasi non abbiamo memoria ma che sono decisivi, fatali, per lo sviluppo successivo. Per rispondere a questa scoperta Montessori ha creato un metodo, un ambiente, dei materiali capaci di aiutare lo sviluppo del bambino, un’educazione capace di aiutare la vita. Oggi, la montessoriana scoperta del bambino continua e trova conferme nei risultati più avanzati delle neuroscienze, delle discipline che studiano il cervello e la formazione della mente umana.
Possiamo dire così che “il cervello del bambino è il padre del cervello dell’uomo”. L’educazione fa biologia e questo è dovuto alla intrinseca plasticità del cervello. La conseguenza educativa è che, se non è possibile insegnare al bambino lo sviluppo, perché è lui che lo insegna a se stesso, è però possibile aiutare, indirettamente, lo sviluppo, rispondendo ai sui bisogni.
Montessori ha capito l’intrinseca psichicità del movimento, non separando mai il corpo e la mente, la mano del bambino dall’attività della sua mente. Il cervello non distingue infatti tra funzioni cognitive e funzioni motorie. Il cervello diventa quello che fa. Le neuroscienze rafforzano così il valore della pratica educativa montessoriana legata all’ambiente, la “Casa dei Bambini”, alle attività sensoriali, ai materiali di sviluppo, a tutte le infinite sfumature di lavoro che il bambino può mettere in atto grazie all’approccio educativo montessoriano. Di questo e di altro ancora si parlerà nell’incontro di venerdì. I bambini sono la parte migliore dell’umanità ed hanno diritto alla migliore educazione. Lo scopo è quello di aiutarli a crescere come persone che possano dirsi un giorno felici di essere nate.

© il Notiziario di Cortina

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