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ARTE A CORTINA: ALLA FARSETTIARTE APERTA LA MOSTRA "SPAZIALISMI"

11 Agosto 2017
Feliciana Mariotti
Archivio 2017
Lucio Fontana: “Concetto spaziale”, 1960, olio e matita su tela, bianco, cm 74x60,3 (www.ilnotiziariodicortina.com) Ha aperto ufficialmente il 10 agosto, alla Farsettiarte, in Largo delle Poste (Piano rialzato), la mostra "Spazialismi". "Con questa mostra - spiega Frediano Farsetti - si vuole rendere omaggio ad alcuni artisti dello Spazialismo, uno dei maggiori movimenti culturali italiani del secondo Novecento, di cui ricorre il settantesimo anniversario, e a una delle firmatarie del primo Manifesto: Milena Milani. Nel 1946, a Buenos Aires, Lucio Fontana redige il Manifesto Blanco , in cui afferma l’importanza di un nuovo modo di concepire lo spazio. Un anno più tardi, a Milano, Lucio Fontana, Giorgio Kaisserlian, Beniamino Joppolo, Milena Milani e Antonino Tuillier firmano il primo Manifesto Spazialista . Da queste idee nascono i famosi Concetti Spaziali : incidendo la superficie monocroma dei suoi quadri con una serie di buchi o tagli, Fontana vuole superare i limiti bidimensionali della tela, per creare al tempo stesso uno spazio fisico e concettuale. Nel Manifesto Spazialista Fontana afferma: È impossibile che l'uomo dalla tela, dal bronzo, dal gesso, dalla plastilina non passi alla pura immagine aerea, universale, sospesa, come è impossibile che dalla grafite non passasse alla tela, al bronzo, al gesso, alla plastilina, senza per nulla negare la validità eterna delle immagini create attraverso grafite, bronzo, tela, gesso, plastilina. Negli anni seguenti vengono pubblicati altri sette Manifesti Spazialisti a cui aderiscono in misura maggiore o minore numerosi artisti ed intellettuali. Il movimento non ha uno sviluppo omogeneo e univoco: dopo la morte di Fontana, nel 1968, ogni artista applica, adatta e modifica i suoi principi in maniera originale e personale, talvolta con esiti molto distanti l’uno dall’altro. Per alcuni di essi lo Spazialismo è solo una tappa di un percorso creativo più complesso e vario; per altri è l’approccio definitivo ad una concezione estetica ed espressiva che li guida per tutta la vita. Ci terrei a sottolineare - continua Frediano Farsetti - che il filo conduttore che spiega la presenza di questa mostra a Cortina d’Ampezzo  è la figura di Milena Milani, che, come abbiamo visto, è una dei firmatari del primo Manifesto Spazialista. Scrittrice, giornalista e artista, Milena Milani nasce a Savona il 24 dicembre 1917 e nella sua città di origine muore il 9 luglio 2013. La sua prima mostra personale ebbe luogo nel 1965 alla Galleria l’Argentario di Trento e al Circolo degli Artisti di Albissola Mare. Nel febbraio del 1972 noi le abbiamo dedicato proprio qui a Cortina d’Ampezzo un’esposizione personale, intitolata Regarder, con venti opere presentate in catalogo da Renzo Modesti del Carlino. In questa occasione Milena Milani lancia l’idea di pubblicare una rivista innovativa che unisse arte e poesia. Ricordo il comitato formato da Renzo Menardi sindaco di Cortina, il pittore Giuseppe Cesetti, il professor Roberto Pappacena, il giornalista Italico Mariotti direttore de "Il Notiziario di Cortina", il conte Giovanni Nuvoletti, Milena Milani ed io finanziatore dell’impresa. Abbiamo deciso di chiamare la rivista: “Il Richiamo. Arte e Poesia” ed il primo numero è datato luglio 1972. A ricordo di Milena è uscito uno scritto di Franco Wolcan nel libro-intervista "Ritratto di Milena" che viene presentato nella nostra galleria, il 12 agosto alle ore 18.00. Feliciana Mariotti  

© il Notiziario di Cortina

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