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Ieri a Roma Luca Zaia ha presentato il dossier dei GOI del 2026

05 Luglio 2018
Feliciana Mariotti
Archivio 2018
www.ilnotiziariodicortina.com Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha personalmente presentato ieri a Roma, prima al sottosegretario allo sport Giancarlo Giorgetti e successivamente al presidente del CONI Giovanni Malagò lo studio di fattibilità, che accompagna la candidatura di Cortina a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026. Il presidente Zaia ha voluto elencare con precisione i principali punti di forza della proposta di Cortina e delle Dolomiti:
  • è l’unica, sincera e autentica candidatura della montagna, di luoghi nei quali le discipline sulla neve e sul ghiaccio sono nate e si praticano naturalmente: qui le Olimpiadi verrebbero celebrate nel più grande hub degli sport invernali d’Europa;
  • Cortina e le Dolomiti, patrimonio Unesco, sono riconosciute a livello mondiale come uno straordinario patrimonio paesaggistico e culturale e sono la testimonianza più suadente della bellezza delle “terre alte”: una candidatura, quindi, competitiva non solo in Italia ma anche a livello internazionale;
  • il nostro masterplan si ispira a principi di economicità e di fruizione nel tempo delle risorse messe in gioco: sono previsti investimenti per 380 milioni di euro che porteranno negli anni a seguire benefici all’intera area per 10 miliardi di euro;
  • è un’iniziativa che unisce Veneto e Trentino Alto Adige, territori con una grande esperienza nell’organizzazione di questo genere di appuntamenti, che già dispongono di team preparati che possono assicurare un risparmio in termini economici e gestionali;
  • il progetto sarà oggetto di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ex-ante e certificati ISO 20121 e sarà assolutamente sostenibile sotto ogni punto di vista, rispettoso dell’ambiente, in grado mettere a frutto l’abbrivio dei mondiali di sci del 2021, già assegnati a Cortina;
  • nessuna nuova struttura permanente verrà costruita ad hoc per i Giochi e ben sette discipline sportive saranno ospitate nella città Olimpica: un record per le sedi invernali dal 1998; inoltre, si prevede che a Cortina ci si possa muovere tranquillamente a piedi tra il villaggio olimpico e gli impianti che ospiteranno le gare; www.ilnotiziariodicortina.com
  • le strutture del villaggio olimpico di Socol saranno riutilizzate per fini di  Protezione Civile come abitazioni di emergenza in caso di catastrofi naturali o per altre necessità logistico operative legate a emergenze abitative;
  • la bandiera a cinque cerchi tornerebbe a sventolare a Cortina esattamente settant’anni dopo la celebrazione dei primi Giochi Olimpici invernali italiani del 1956.
È anche una candidatura voluta e sostenuta dal territorio, dalle comunità e dagli Enti che le rappresentano – ha evidenziato Zaia a Giorgetti e Malagò –. In Veneto e Trentino Alto Adige siamo compatti nel volere le Olimpiadi del 2026 e per noi questo non sarebbe un evento come tanti altri: sarebbe l’evento, al quale lavoreremmo con attenzione e lungimiranza, consapevoli dell’opportunità sul piano sociale ed economico rappresentata dagli investimenti in queste aree di montagna. Possiamo dire lo stesso per gli altri due competitor metropolitani?”. (Comunicato stampa)

© il Notiziario di Cortina

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