CORTINA: NO AL REFERENDUM CONSULTIVO SULLE OLIMPIADI 2026
17 Ottobre 2018
Feliciana Mariotti
Archivio 2018
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(f.m.) Ieri, il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina ha comunicato ai rappresentanti dei sottoscrittori della richiesta di Referendum Consultivo sulla Candidatura di Cortina alle Olimpiadi 2026, che non intende dare corso alla richiesta e che non intende portare l’argomento in discussione in consiglio comunale.
Lo ha affermato Roberta de Zanna, in rappresentanza dei 35 cittadini di Cortina d'Ampezzo che il 4 ottobre hanno chiesto al Sindaco di Cortina il referendum consultivo. La motivazione del diniego da parte del Primo cittadino – precisa – è che sia lui che il consiglio sono convinti del pieno sostegno della popolazione all’iniziativa.
Gli è stato obiettato che il consenso per essere valido deve essere informato, mentre sulle Olimpiadi mai nessun documento ufficiale è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune. Tutte le notizie disponibili sono riportate dagli organi di informazione.
In particolare Roberta De Zanna ha sottolineato l’idea che ci si stia gettando nell’avventura olimpica sulla base di un inguaribile ottimismo, ma senza quella dose di sano realismo che dovrebbe guidare tale scelta. A suo giudizio mancano dati certi non solo sulle strutture e sul loro futuro impiego (villaggio olimpico, centro stampa), ma anche sui costi e soprattutto su chi dovrà pagare, viste le dichiarazioni del Governo che non intende in alcun modo sostenere economicamente la candidatura, che al momento risulta essere sprovvista di una copertura finanziaria, che necessitano senza dubbio di un approfondimento.
Quanto all’obiezione che “è troppo tardi”, ha detto: "È facile rispondere che non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta".
L’incontro si è concluso con l’invito a sottoporre al consiglio comunale in seduta pubblica la richiesta di referendum (come è stato fatto in occasione della candidatura ai Mondiali di Sci Alpino 2021).
Il referendum consultivo – chiosa Roberta de Zanna – non è solo strumento di democrazia diretta in quanto permette al cittadino di dire la sua su argomenti particolarmente coinvolgenti per il paese, è anche un'occasione perché ognuno, mettendo la crocetta al posto giusto, si assuma la responsabilità delle scelte operate dall’amministrazione e delle loro conseguenze anche per le future generazioni.© il Notiziario di Cortina