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UN GIOVANE BELLUNESE PERDE LA VITA SULLA TOFANA DI ROZES

10 Maggio 2020
Feliciana Mariotti
Archivio 2020
Cortina d’Ampezzo 10 maggio - Feliciana Mariotti - www.ilnotiziariodicortina.com Foto Soccorso Alpino e Speleologico Veneto - www.ilnotizariodicortina.com Attorno alle ore 9.30 di ieri mattina la stazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico -#SACS e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza - #SAGF sono state allertate per una #valanga staccatasi in Tofana, che aveva coinvolto uno scialpinista bellunese. Scendendo dalla Rozes assieme al fratello, il giovane ventitreenne, anziché prendere il rientro classico dallo spallone, si era tenuto a destra dello Spigolo Zero e aveva preso un canale che porta dietro Punta Marietta. A metà discesa si era però staccata una #lastra di ghiaccio e neve che lo aveva trascinato i due giovani per oltre 200 metri. Il fratello ventisettenne, rimasto illeso, ha subito lanciato l'allarme e sul posto si è diretto l'elicottero del #Suem 118 della Regione del Veneto di Pieve di Cadore, dopo aver imbarcato personale del Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto - #CNSAS e della #Guardia di #Finanza di Cortina d’Ampezzo #SAGF. Una volta individuato il corpo a circa 2.550 metri di quota, i soccorritori sono stati sbarcati con un verricello di 70 metri. Purtroppo per il 23enne non c'è stato nulla da fare, il giovane ha perso la vita sotto gli occhi del fratello. La #salma è stata dunque recuperata in barella ed elitrasportata a valle, per essere poi accompagnata nella camera mortuaria di Cortina d’Ampezzo. L’eliambulanza ha imbarcato anche il fratello del giovane, rimasto illeso. Questo è quanto riportato dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. In zona erano presenti molti sciatori. Gli uomini della Compagnia di Cortina della Guardia di Finanza, guidati dal maresciallo Paolo Simoni, erano presenti oltre a individuare la persona e a procedere al recupero della #salma anche per fare i rilievi del caso. Tra le cause dell’#incidente che ha provocato il distaccamento della lastra: il passaggio dei due sciatori o il caldo di questi due ultimi giorni. Ieri mattina il caldo e le minori restrizioni per l'emergenza Covid-19 hanno invogliato numerosi appassionati ad andare in montagna. ALTRA #VALANGA Un'altra #valanga si è staccata ieri in tarda mattinata dalla Punta Penia (versante del Trentino Alto Adige), sul ghiacciaio della Marmolada. Foto Soccorso Alpino di Trento - www.ilnotiziariodicortina.com L'allarme è stato lanciato da alcuni scialpinisti. Tempestivo l'arrivo della macchina dei soccorsi tra le unità del Soccorso alpino delle stazioni di Moena e Alta val di Fassa, l'elicottero, un'unità cinofila della polizia, altri due cani messi a disposizione a Moena e Canazei. L'intervento dei soccorritori si è concentrato soprattutto nella zona dell'attacco della ferrata delle Roccette nella parte alta del ghiacciaio, a quota 3.300 metri. Dopo i controlli, l'allarme è rientrato: nessun alpinista è stato coinvolto dalla valanga.   ALTRI INTERVENTI DEL SACS Giornata pesante quella di ieri per gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Veneto -#SACS. Oltre a quello doloroso della perdita del giovane scialpinista bellunese trascinato in un canale da una valanga mentre scendeva dalla Tofana di Rozes a Cortina d’Ampezzo sono intervenuti per ben tre volte in Comelico Superiore e una volta a Domegge. Alle ore 9.40 circa la Centrale operativa del #118 è stata allertata per uno scialpinista infortunatosi, mentre con altre due persone si trovava lungo il Canale Mascabroni, vicino al Passo della Sentinella sul Popera, comune di Comelico Superiore. Perso l'equilibrio infatti l'uomo, un vicentino, era ruzzolato riportando un sospetto trauma alla gamba. Recuperato dal Pelikan, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Bressanone. Alle 11.30 l'eliambulanza di Bressanone è poi intervenuta a Cima d'Ambata, sempre Comelico Superiore, per uno scialpinista di Mogliano Veneto (TV) che si era fatto male a una spalla scendendo con altri due sciatori. Attorno a mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è invece stato inviato a Domegge di Cadore, in località Siviron, dove, mentre stava facendo legna in compagnia, un uomo di Lozzo di Cadore (BL)) era stato colpito a una gamba da un tronco tagliato. Individuato il punto dell'incidente non appena gli amici sono usciti dal bosco per dare indicazioni all'equipaggio, equipe medica e tecnico di elisoccorso sono stati calati con un verricello di 70 metri. Prestategli le prime cure per una probabile frattura, i soccorritori lo hanno imbarellato e trasportato per una trentina di metri fino al prato, da dove è stato caricato a bordo, sempre utilizzando il verricello, per poi essere accompagnato all'Ospedale di Feltre. Successivamente l'elicottero di Pieve di Cadore è volato a Cima d'Ambata, a 2.800 metri di quota, per recuperare i due compagni bellunesi dello sciatore infortunato che, aumentate le temperature, avevano contattato il #118 per il timore di possibili valanghe. Imbarcati entrambi con verricello corto, i due scialpinisti sono stati portati al Rifugio Lunelli.      
 

© il Notiziario di Cortina

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